lunedì 30 dicembre 2013

DIARIO DI BORDO - SETTIMANA 51 E 52

Come scritto nel precedente post gli allenamenti proseguono anche in questi giorni di festività e devo dire, con non poca soddisfazione, che la materassina è sempre ben frequentata.
Sarà anche, forse, l'aria di spensieratezza tipica degli ultimi giorni di scuola ad aiutare e, se potessi esprimere un desiderio, mi piacerebbe che fosse sempre così.

In particolare, in queste lezioni così estemporanee, ci stiamo dedicando nella prima parte alla preparazione atletica specifica, completando 2/3 circuiti della durata di 6/8 minuti ciascuno, alternando esercizi ad alta intensità per le varie parti del corpo, privilegiando tutti quei gesti atletici che coinvolgono più gruppi muscolari ed articolari contemporaneamente.
E' più complesso spiegarlo a parole che farlo praticamente.
Ci provo con un esempio: tutti gli esercizi proposti, con o senza attrezzi quali Kettlebell, bilancieri, manubri, palle mediche o altro, sono mirati a coinvolgere il movimento globale e non quello di un singolo segmento.
Lo squat, gli stacchi, i balzi, i push-ups, i sit-ups, giusto per citare alcuni esercizi a corpo libero, rispondono alle nostre necessità.
Allenare invece singolarmente i bicipiti o i polpacci col sistema proprio del Body Building, come già ampiamente spiegato precedentemente in altri post, non ci serve a niente.
Durante la preparazione atletica bisognerebbe riprodurre lo sforzo prodotto durante il gesto sportivo specifico.
Quando si lotta lo si fa muovendo tutto il corpo con un coinvolgimento importante del sistema cardiocircolatorio e per diversi minuti, andando ad attivare diversi sistemi energetici, soprattutto quello anaerobico lattacido e alattacido. (con e senza produzione da parte dei muscoli dell'acido lattico).
L'acido lattico, semplificando, è il prodotto di scarto che i nostri muscoli producono "bruciando" gli zuccheri, sotto forma di ATP (adenosin-tri-fosfato), che è la benzina che ci permette di produrre energia.
Durante un attività muscolare molto intensa, quella sensazione che provate di incapacità nel completare un movimento perché sentite i muscoli imballati, è l'eccessivo acido lattico prodotto che non vi permette più di sviluppare uno sforzo al massimo delle vostre capacità.
Bene, questo meccanismo può e, nel nostro caso, deve essere allenato aumentando quella che viene chiamata soglia anaerobica.
In parole povere allenarci per produrre acido lattico il più tardi possibile, smaltirlo durante lo sforzo e continuare a lavorare per qualche secondo anche quando stiamo giungendo all'incapacità muscolare temporanea,è l'asticella che un lottatore dovrebbe cercare di spostare sempre più in alto quando si allena in palestra.

Va da sé che la nostra preparazione atletica, per essere efficace debba avere queste caratteristiche:
- esercizi a corpo libero o con attrezzi che coinvolgano diversi gruppi muscolari ed articolari contemporaneamente
- una durata di poco superiore a quella del tempo di gara
- un intensità medio/alta
- giungere all'incapacità muscolare temporanea per poi provare a completare qualche ultima ripetizione dell'esercizio che si sta svolgendo

Nella seconda parte invece facciamo quello che più ci piace fare e cioè lottare.
Liberamente, con e senza Kimono, con e senza tempo, con e senza punti e vantaggi.
La lotta per il puro piacere di lottare, sperimentare, sbagliare, correggere.

A questo proposito vi posto questo meraviglioso Highlight dell'ultimo World Jiu-Jitsu Expo dove i migliori lottatori al mondo si sono incontrati, con e senza Gi, senza punteggio alcuno su un tempo di gara di 20 minuti.
Come potete vedere, il Jiu-Jitsu, come cambia quando non ci sono punti e vantaggi o regole troppo complicate ad inibire lo spettacolo.



Vi saluto e vi auguro un felice e prosperoso 2014.
E' stato un anno ricco di soddisfazioni passato sul Tatame con tutti voi a fare in assoluto ciò che di più amo fare.
Buon Jiu-Jitsu a tutti!

lunedì 16 dicembre 2013

DIARIO DI BORDO - SETTIMANA 50

Anche ieri lunga trasferta per andare a gareggiare in quel di Rimini per l'ultima tappa della Coppa Italia ADCC.
Anch'io pronto a lottare dopo aver perso i miei soliti 3 chili in 5 giorni ma, purtroppo, nella mia categoria non ci sono iscritti.
Per fortuna che gli organizzatori hanno avuto la cortesia di avvisarmi la sera prima dandomi modo, anche se avrei preferito digiunare, di consumare una cena degna di questo nome con la mia famiglia, evitandomi così l'onerosa pratica della disidratazione per tirare giù l'ultimo chilo.
Per il resto tutto è filato alla perfezione; Pablix ancora una volta stravince contro avversari onestamente non all'altezza del suo livello tecnico.
Non lo dico solo io che sono di parte ma, anche gli organizzatori, hanno evidenziato la netta supremazia di Paolo invitandolo a competere ai prossimi campionati italiani ADCC, che si svolgeranno il prossimo Maggio sempre a Rimini, in classe A.
Appuntamento al quale mi piacerebbe prendere parte con un gruppo più nutrito di atleti, me compreso.
Un'altra valutazione che ho avuto modo di fare ieri osservando le varie lotte nelle diverse categorie sempre della classe B, quindi dilettanti, è il livello medio basso di molti atleti che, nonostante tutto, si mettono in gioco senza paura e senza remora alcuna a differenza di alcuni di noi che, a dispetto di una preparazione tecnica nettamente migliore, si perdono queste opportunità di lottare in gare come quella di ieri a Rimini No Gi o a Castelletto Ticino di BJJ, non si sa per quale motivo.
In ogni caso per l'anno prossimo ci saranno tante altre occasioni di lottare in eventi di ogni genere e natura.
L'esperienza agonistica vi può dare molto, a tutti, nessuno escluso.

Altro grande appuntamento in calendario per sabato 28 dalle 10.30 alle 12.30 sarà il seminario con Professor Federico Tisi, Presidente della nascente ed unica Federazione Italiana di BJJ riconosciuta dalla IBJJF, grande tecnico e divulgatore della nostra disciplina nel nostro paese, nonché vecchio compagno di allenamento del sottoscritto.
Era il 1997 quando incontrai Federico durante i primi seminari di BJJ in Italia e, dopo un breve cammino insieme, nel 1999 Federico fonda la Tribe Jiu-Jitsu.
Il Jiu-Jitsu in Italia deve molto a Federico che, col suo instancabile lavoro è riuscito, tra le altre cose, a portare a Roma, per la prima volta quest'anno e confermandolo anche per il 2014, il campionato europeo No Gi, soffiandolo di fatto a Londra.
Grande personaggio per chiudere un grande anno pieno di novità per la nostra Scuola.
Spero di poterlo accogliere con un buon numero di partecipanti sul Tatame.
Per partecipare al seminario chiediamo un contributo spese di 10€.

Anche quest'anno, per il periodo delle festività, avremo l'opportunità di allenarci senza perdere nemmeno una lezione.
Spero che apprezziate questa iniziativa e partecipiate numerosi alle lezioni.
Nella prima parte di lezione si farà un pò di preparazione atletica specifica. Open Mat, con e senza Gi, nella seconda parte.
Per gli allenamenti durante il periodo natalizio si seguirà questo calendario:

Palestra Skorpions.
Lunedì 23 dicembre dalle 19,30 alle 21.00
Venerdì 27 dicembre dalle 19,30 alle 21.00
Sabato 28 dicembre dalle 10.30 alle 12.30 seminario con Federico Tisi
Lunedì 30 dicembre dalle 19.30 alle 21.00
Giovedì 2 gennaio dalle 19.30 alle 21.00
Sabato 4 gennaio dalle 14.00 alle 16.00

A Besozzo
Domenica 29 dicembre e 5 gennaio dalle 10.00 alle 11.30

Da martedì 7 gennaio tutto riprende come sempre per giorni e orari.
Gli ingressi saranno tutti regolati con la tessera del sabato tranne il seminario del 28 dicembre con Federico Tisi, costo 10€, e la domenica a Besozzo, costo 3€.
I vostri abbonamenti saranno sospesi per le due settimane in cui il corso sarebbe ufficialmente fermo e quindi recuperabili col prossimo abbonamento.

Visto che si farà, nelle prossime settimane, un po' di preparazione atletica vi posto questo particolare video che spiega come allenarsi con pochi mezzi a disposizione in maniera molto efficace e, per usare un termine molto in voga, funzionale.
Ciao.

lunedì 9 dicembre 2013

DIARIO DI BORDO - SETTIMANA 49

Giusto qualche comunicazione di servizio.
Sabato pomeriggio lezione regolare anche se io e un paio di altri scappati di casa saremo presenti alla gara di BJJ a Castelletto Ticino.

Domenica mattina invece lezione annullata per la trasferta a Rimini per partecipare all'ADCC. Saremo io e il Pablix Enemy.
Chi si vuol aggregare per una scampagnata è il benvenuto. Ci sono ancora un paio di posti in macchina.
Partenza intorno alle 6.30, il rientro come sempre non è dato saperlo.
L'unica cosa garantita sarà la piada crudo, squaccherone e rucola accompagnata da un megabirrone che ci scanneremo a fine giornata.

Per la cena di sabato 21 sono rimaste sul tavolo tre proposte:
La prima in un "mangio tutto fino a sfondarmi" in zona Brunella. (Costo intorno ai 20€, comodo perché vicino al centro)
La seconda una Paella e Sangria al circolo di Mustonate.(costo intorno ai 25€, automobile indispensabile per gli spostamenti successivi)
La terza al Ristorante Bologna, un'istituzione a Varese, in pieno centro.(in settimana passerò per chiedere un ipotetico menù e se c'è ancora posto)
La differenza tra un prezzo ed un altro la fa sempre il bere; se vi bevete l'impossibile, come sempre del resto, il prezzo ovviamente sale.

Posterò il tutto sulla pagina FB del gruppo, vi chiedo di dare la vostra preferenza in tempo zero e, una volta presa una decisione, vi chiedo di uniformarvi al volere della maggioranza.
Che palle la democrazia!
W la MONArchia!!!

P.S. Chi non ha FB può lasciare un commento a questo post.

Ciao, andate a ciapà i ratt!
Con affetto il vostro Sensei Mestre Guru Amministratore Delegato della Lynx.

lunedì 2 dicembre 2013

DIARIO DI BORDO - SETTIMANA 48

Dopo uno stop dovuto alla preparazione al Milano Challenge abbiamo ripreso lo studio del Leg Drag Guard Pass dalla guardia DLR.
Tre le situazioni esaminate la prima, un semplice Leg Drag che poco si differenzia da quello dalla Open Guard, facendo attenzione sempre a direzionare il ginocchio agganciato verso l'esterno.
La seconda, liberando oltre al gancio DLR, anche il controllo sulla Butterfly effettuato con la seconda gamba.
La terza, la più difficile e complessa, ma che se assimilata a dovere vi permetterà di applicare quello stesso concetto di Leg Drag a tantissime altre posizioni.

Di seguito un concentrato di quanto visto in un bellissimo ed avvincente montaggio video che riprende il Leg Drag nelle diverse fasi di gara.




Riguardo alla cerimonia per i passaggi di cintura di sabato 21 vi comunico ufficialmente che si terranno allo Skorpions dalle 14.30 alle 17.00 e basterà l'utilizzo della tessera del sabato, senza costi aggiuntivi, per partecipare.
Chi non avesse la tessera, in via del tutto eccezionale e solo per quel giorno, potrà pagare la quota di 6 euro direttamente al sottoscritto.
Mi piacerebbe che partecipassero tutti gli iscritti di tutte le nostre sedi, in modo da dar vita ad una bella festa.
Diversi saranno i passaggi di cintura a cui seguirà, a fine lezione, una serata da trascorrere insieme tra aperitivo, cena e dopocena.
Pubblicherò sul gruppo FB Lynx Academy le diverse proposte pervenute finora.
Visto il periodo saturo di cene natalizie di aziende e compagnie varie, per effettuare la prenotazione per tempo, bisogna dare la propria adesione certa entro e non oltre domenica 8 dicembre.

Due parole ancora sui passaggi di cintura.
Aldilà della festa che ne seguirà, che è più una scusa per fare un po' di baldoria insieme che altro, il ricevere la cintura, qualunque essa sia, dal proprio Maestro ha un significato molto importante e profondo.
Non dimentichiamoci che le cinture colorate sono un'invenzione puramente occidentale.
Prima della rivoluzione operata da Jigoro Kano con la codifica del Judo moderno e la successiva apertura all'insegnamento dello stesso al resto del mondo, non esistevano le cinture colorate a "premiare" il livello tecnico dei singoli.
La pratica era contraddistinta dallo studio del Gokio, classificazione delle 40 tecniche di proiezione divise in 5(Go) gruppi da 8 tecniche ciascuno.
Solo alla fine di tutto il percorso veniva riconosciuto il grado di Maestro al praticante che negli anni, parecchi, avesse raggiunto il livello tecnico richiesto dal proprio Sensei e dalla propria Scuola.
Il riconoscere o meno di assegnare una cintura ad un praticante è ad appannaggio esclusivo del vostro Maestro che, in maniera assolutamente arbitraria, decide se avete raggiunto un determinato livello tecnico che vi permetta di indossare quella determinata cintura.
Se ricevete la cintura tutto il merito è vostro, non del Maestro che ve l'ha regalata per compassione.
Se non la ricevete significa che non la meritate e che dovrete sudarvela ancora per un anno, o due, o tre o tutta la vita.
Dipende solo ed esclusivamente da voi.
See you on the Tatame!

lunedì 25 novembre 2013

DIARIO DI BORDO - SETTIMANE 46 E 47


Uno degli esercizi più utilizzati durante la preparazone atletica di tutti i praticanti di Arti Marziali è il Burpees.
Noi, come lottatori, non siamo un'eccezione e spesso ricorriamo a questo esercizio che coinvolge praticamente la totalità di muscoli ed articolazioni del nostro corpo.
Altro fattore molto importante, anzi cruciale, è il pesante coinvolgimento cardiovascolare.
Come già ampiamente spiegato il nostro condizionamento è particolare: non ci serve saper correre la maratona così come non ci serve sollevare 200kg a strappo.
A noi serve un coinvolgimento totale dei nostri muscoli scheletrici per un periodo mediamente prolungato nel tempo.
Si potrebbe definire il nostro sforzo come "resistenza alla potenza".
A seconda dello sport praticato il Burpees ha subìto modifiche e variazioni a seconda delle necessità richieste.
Si può eseguire il Diving Burpees, col tuffo in avanti; lo Sprawl Burpees, lasciando cadere solo le anche; solo per citare i due più utilizzati nel nostro sport.
Esistono una trentina di modi diversi per eseguire questo esercizio in base al modo di cadere, di risollevarsi e di saltare alla fine del burpees stesso.
Ma vediamo come è nato questo esercizio.
Royal H. Burpees, un fisiologo Americano, nel 1930 sviluppò questo esercizio come test per misurare il grado di atleticità.
Il Burpees, come lo conosciamo oggi, ebbe la sua consacrazione quando nel 1940 l'esercito americano lo adottò, non solo come test d'ammissione per le reclute, ma soprattutto come esercizio semplice e uniformato per addestrare contemporaneamente migliaia di soldati pronti per andare al fronte.
Ancora una volta è dai nostri nonni che ci arriva la conoscenza necessaria per migliorare le nostre performance atletiche.
Di seguito vediamo la maniera ampiamente riconosciuta come corretta per eseguire un Burpee.



In palestra è stata invece la volta dello studio della "Turtle Guard".
In sintesi come sfruttare questa posizione non solo come difesa ma anche come attacco.
Senza estremizzare determinati concetti spiegati sul Tatame ci rivolgiamo nuovamente ad Eduardo Telles, inventore di questa guardia, per illustrarci alcune soluzioni.
Come potete vedere, nel secondo video, quanto sia difficile passare questa posizione anche per un grande campione come Romulo Barral.
Ripeto di non estremizzare questo concetto di guardia in quanto, questa tattica, portata avanti ad oltranza non sempre paga.





Lo scorso weekend è stata la volta del Milano Challenge.
Più di 600 atleti iscritti, 6 Tatame e tanti bellissime lotte.
In confronto all'anno passato devo dire che è andata notevolmente meglio anche se, la classe arbitrale deve ancora crescere sia come numero che come qualità.
Non è possibile che uno debba arbitrare per 6/7 ore di fila dopo magari aver pure lottato al mattino.
Altro che lucidità e attenzione.
Ma nel complesso, ripeto, a livello organizzativo è andata bene.
Il nostro Pablix invece, ancora una volta, si ferma ai piedi del podio vincendo alla grande il primo incontro, 11 a 0, e lottando punto a punto, anzi, vantaggio a vantaggio contro un bravissimo atleta degli amici del Rio Grappling Bologna dell'amico Gianlica Boni. La spunta Paolino che capitalizza al meglio il suo grande gioco tattico.
Al terzo invece, seppur avanti a 40 secondi dalla fine di un vantaggio, si lascia sorprendere da un double leg del suo opponente, bravo a sfruttare una disattenzione di Paolo che dopo aver speso tanto, tutto direi, non ha avuto la prontezza di difendere un attacco non irresistibile.
Bravo al suo avversario.

Messo in archivio anche il Milano Challenge, non è proprio la nostra gara, ci concentreremo adesso sulla gara del 14 dicembre a Castelletto Ticino.
Visto l'inconsueta vicinanza e il numero più modesto di iscritti rispetto a gare più blasonate, sarà un'occasione per tutti per fare un po' di legna.
La settimana a seguire invece, sabato 21, ci sarà la cerimonia dei passaggi di grado.
Anche per questo motivo è importante che alcuni di voi facciano la gara di Castelletto perché sarà l'ultima con la cintura che indossano.
Non vi svelo più niente al riguardo, vi chiedo solo di impegnarvi seriamente per questa nuova esperienza.
Come già tutti sapete avete la possibilità di allenarvi sotto tutti i profili, tecnici, tattici ed atletici, praticamente tutti i giorni.
Quindi adesso spetta a voi.

Nelle prossime settimane delineeremo meglio la cerimonia/festa dei passaggi di grado che si svolgerà sempre e comunque nella sede di Varese con, a seguire come ogni anno, la serata da trascorrere tutti insieme.
Come sempre si aspettano suggerimenti al riguardo.
See you on the Tetame!




lunedì 11 novembre 2013

DIARIO DI BORDO - SETTIMANA 45

Capita sempre più di rado di vedere macth di Jiu-Jitsu o Grappling che ci tengano incollati fino all'ultimo secondo allo schermo.
Sempre più spesso invece accade l'opposto: incontri noiosi, tatticismi esasperati, situazioni di stallo infinite, lottatori che si contendono magari anche un importante titolo sul filo dei vantaggi.
Beh, non è il caso del macth che vi propongo oggi dove Eduardo Telles, un giovanotto di 37 anni, affronta in finale il talentuoso ventunenne Felipe Pena. (Gracie Barra)
Edouardo Telles è una cintura nera di Fabio Gurgel, Alliance, che nel 2002 seguì i dissidenti Comprido, Demian Maia ed altri nella formazione del Master Team e successivamente contribuì alla nascita di Brasa.
Dopo varie esperienze maturate sia nel Jiu-Jitsu che nelle MMA Telles è tornato a lottare ed insegnare per Brasa.
Uno dei suoi studenti più famosi, quando insieme a Fernando Tererè fondò il TT team, era un certo Andre Galvao.

Per i più curiosi questo è il link che vi consiglio di leggere perché molto interessante. Enjoy!
http://www.bjjheroes.com/bjj-fighters/eduardo-telles




La settimana è stata contraddistinta, oltre che da un mio pesante mal di schiena che mi blocca ormai da 10 giorni, dal seminario tenuto da Hakim Gouram.
Cintura nera 2° Grau, fortissimo agonista con importanti titoli nella sua bacheca, incontri di livello anche nelle MMA. (In particolare contro l'orco Jeff Monson)
Hakim ha impostato la lezione presentando quello che è la sua personale visione ad un match sportivo di Jiu-Jitsu, proponendo soluzioni pratiche per vincere senza troppi estetismi ed evoluzioni, a riprova che il Jiu-Jitsu può essere interpretato in stili e modi diversi.
Personalmente ho molto apprezzato le tecniche mostrate con quel pizzico di decisione e chiamiamola "cattiveria" in più necessarie all'atleta agonista.
Infine Hakim non si è sottratto alla solita mezz'oretta di Rola dove invece ha fatto assaggiare ad alcuni di voi, oltre all'efficacia delle sue tecniche, anche la scioltezza e la velocità di applicazione di una grande cintura nera.
Speriamo di avere presto personaggi come Hakim nella nostra palestra che, come noto, adotta una politica di massima apertura nei confronti di tutti gli atleti di tutte le scuole di Jiu-Jitsu e Grappling.

Infine facciamo i complimenti ad Omar che in settimana è entrato a far parte del club dei papà.
Benvenuto a Lisa e complimenti a mamma Francesca.

lunedì 4 novembre 2013

DIARIO DI BORDO - SETTIMANE 43 E 44

Settimane incentrate sullo studio di alcuni passaggi di guardia DLR.
Di seguito un concentrato di quanto visto non dimenticando mai che, i dettagli visti in palestra, sono insostituibili.








Le iniziative che ci riguardano sono sempre numerose e mirate a coinvolgervi e cercando, perché no, di farvi spendere meno tempo e denaro possibile.
Eppure vedo che in queste ultime settimane, a parte i soliti noti, c'è un certo lassismo generalizzato.
Poi, tramite i social si scopre che Tizio va ad allenarsi a destra, Caio a manca e Sempronio si organizza con Tizio e Caio per un po' di allenamento fai da te.
Questo atteggiamento non danneggia il sottoscritto che, giusto per ribadire non fa Jiu-Jitsu come lavoro, ma voi in prima persona.
Ovviamente il mio è un discorso puramente tecnico, dopo di che potete andare ad allenarvi dove meglio credete ma, e vi chiedo di essere coerenti in questo, prendete una decisione su quale sia la strada sulla quale volete continuare a camminare.
In questa scelta tenete presente solo una cosa: noi, Equipe Brasa, facciamo Jiu-Jitsu.
Non Facciamo Auto difesa o Street Fighting.
Non facciamo MMA.
Facciamo Jiu-Jitsu.

Mai come ora, chi volesse, potrebbe allenarsi tutti i giorni presso le nostre sedi.
Sette giorni su sette!
Proprio in questo periodo abbiamo riattivato l'allenamento della domenica mattina dove, dopo aver completato un circuito funzionale di 20/25 minuti, abbiamo la possibilità di lottare anche per un'ora di fila.
Il tutto versando l'ingente somma di 3 euro!
Anche nelle sedi di Cairate, sempre gestita da me, e di Cadrezzate, gestita da Luca, si può accedere alle lezioni con degli abbonamenti ad ingressi.
Senza affiliazioni che richiedano la frequenza obbligatoria e il versamento di enormi somme.

Scusate ma mi premeva dirvi questo attraverso il Blog che, si spera, possa raggiungere tutti i praticanti.
Niente di personale nei confronti di nessuno.

Adesso ditemi voi chi, il 23 novembre, è interessato a partecipare al Milano Challenge.
In questo modo possiamo allenarci con una preparazione specifica.
Grazie!

lunedì 21 ottobre 2013

DIARIO DI BORDO - HO PERSO IL CONTO DELLE SETTIMANE

Sissì, avete ragione.
Ultimamente sono stato latitante.
Purtroppo i troppi impegni lavorativi tra settembre e ottobre mi hanno veramente schiacciato vivo.
Spero da ora di ritrovare un po' di regolarità nello scrivere i resoconti settimanali.
In questo mese di cose ne sono successe, tante direi.

Ci eravamo lasciati con lo stage di Comprido alle porte che, come da programma, ci è venuto a trovare il 15 settembre.
Quattro ore di seminario con uno degli atleti ed insegnanti più quotati al mondo che ci ha fatto vedere, in una panoramica a 360 gradi, tantissimi dettagli di tecniche già conosciute ma su cui c'era la necessità di approfondire determinate specificità.
Mi vengono in mente gli appunti sull'entrata sul Double Leg Buchecha Style, sulla guardia De La Riva, sulle uscite dalla Back Mount e i Raspagem dalla Spider Guard Caio Terra Style.
Veramente tanta roba!
Son contento che molti di voi abbiano potuto apprezzare la bravura e l'umiltà di un personaggio di questa caratura che, giusto per la cronaca, rientrato dall'Italia si è recato direttamente in Brasile dove, nelle cinque settimane a seguire, ha aiutato il suo amico d'infanzia Demian Maia nella preparazione all'UFC 165.
Purtroppo Demian, anch'egli fondatore di Brasa, non ha vinto contro il forte Jake Shields ma portando a casa una prestazione di tutto rispetto e con un verdetto molto discutibile. (Spilt decision con i due giudici americani che hanno votato a favore di Shields nonostante tre singole riprese fossero a favore di Maia)
Ma ancora una volta Demian, seppur amareggiato, non si è nascosto dietro stupidi alibi e, facendo i complimenti al suo avversario, ha annunciato che riproverà a scalare la vetta per la conquista del titolo.

Altra grande esperienza, non poteva essere altrimenti, sono stati i cinque giorni di workshop a cui ho partecipato in Belgio durante il tour europeo di Felipe Costa.
Due allenamenti al giorno ricchi di nuove tecniche su cui lavorare con un grande campione.
Il termine umiltà, molto inflazionato quando si parla di qualcuno, ma che per forza di cosa bisogna utilizzare quando si parla di Felipe.
Per tutti gli allenamenti dopo aver condiviso, questo è il termine giusto anch'esso inflazionato, con tutto il gruppo le tecniche che l'hanno reso famoso, Felipe non mancava mai di lottare sempre con più persone possibili.
Davvero impressionante l'amore e la dedizione di questa persona verso il Jiu-Jitsu.
Chi l'ha conosciuto può solo confermare.

Nel frattempo è anche partita la stagione agonistica che ci ha già regalato diverse soddisfazioni.
A Montichiari, al T1 BJJ Cup, due atleti presenti due medaglie portate a casa.
D'oro per Dario che domina la categoria finalizzando e facendo incetta di punti contro tutti i suoi avversari; di bronzo per Giovanni che, dopo aver saltato i primi due match per abbandono, perde di poco la semifinale contro il vincitore di categoria. Bravi ad entrambi come sempre l'importante è essere presenti.

Ieri invece Paolino ha vinto, con una prestazione sofferta fino all'ultimo, la gara di Grappling a La Spezia.
Primo match vinto di un punto contro un forte lottatore di MMA. Ha prevalso l'esperienza di Paolo nella lotta a terra.
Secondo match dominato contro un comunque forte lottatore. Finisce 9 a 1.
Finale in chiaroscuro contro un altro coriaceo lottatore di MMA che ha impostato il match fin dall'inizio in piedi e che, a dieci secondi dalla fine conduceva per 2 a 1.
Entrambi erano esausti per gli scambi e Paolo, in un ultimo disperato assalto, ha attaccato alle gambe alla Buchecha Style col risultato di proiettare il suo avversario che, poverino, nel tentativo di difendere ha subito una brutta distorsione al ginocchio che l'ha costretto a dare la resa.
Il cronometro segnava 3 secondi alla fine.
Non sarà stata una vittoria cristallina ma sicuramente è stata una vittoria cercata, è proprio il caso di dirlo, fini all'ultimo secondo.

Adesso spero di aver accontentato Tommi che potrà riprendere la sua routine del lunedì mattina.
Una domanda Tommi: ma quand'è che vai al cesso? Mentre leggi la gazza o il nostro Blog?

Giusto per passare serenamente del tempo sulla tazza del cesso vi posto semifinale e finale dell ADCC World Championship di Pechino nella categoria sopra 99kg.
Per la cronaca ha vinto, indovinate un po', Buchecha che sconfigge in finale nell'ordine Cyborg Abreu e Dean Lister.
Una sola considerazione: sulle gradinate c'erano più persone ieri alla gara di Spezia che a Pechino.






lunedì 7 ottobre 2013

ONORE ALLE ARMI

Solo due righe per esprimere la mia gratitudine a Giovanni, cuor di leone, 38 anni o forse 39, che lotta ancora come un ragazzino.
E a Dario che, facendo tesoro dell'esperienza negativa dello scorso Torino Challenge, è andato a vincere una bellissima gara, il T1 BJJ Cup, a Montichiari.
Da domani di nuovo sotto per i prossimi impegni agonistici: domenica 20 ottobre a La Spezia, gara di Grappling sotto l'egida della FIGMMA, ma soprattutto sabato 23 novembre il Milano Challenge dove spero di andare con un gruppo un po' più nutrito di atleti.

Ora è proprio il caso di dirlo!!

mercoledì 25 settembre 2013

T1-BJJ Cup 2013

Come già annunciato in palestra da Fabrizio il prossimo 5 ottobre si svolgerà la seconda edizione del T1-BJJ CUP presso il Palazzetto dello sport ‘PalaGeorge’ di Montichiari (BS). Io purtroppo non non potrò partecipare a causa di un improrogabile impegno(molto mondano e poco nobile) che ho già preso da tempo ma spero che qualcuno di noi contribuisca a questa iniziativa di beneficienza.
Personalmente, in base all'esperienza dell'anno passato, penso che questa gara non abbia nulla da invidiare a manifestazioni più blasonate, ricordo una organizzazione impeccabile e di essermi molto divertito. Inoltre iniziative di beneficienza come questa sono piuttosto rare nel nostro ambiente ma, a mio avviso, contribuiscono a sdoganare il concetto sbagliato degli sport di lotta come sport per persone violente o "con poco cervello"(e vi assicuro che c'è ancora gente che la pensa così).
Ricapitolando:
  • prima garetta con il gi della stagione,
  • buona organizzazione, 
  • evento di beneficienza, 
  • vicino a casa
  • facciamo del bene al nostro sport
perché non partecipare?

Ecco i link per maggiori informazioni: sito web ufficiale oppure bjjforlife su facebook
Chi volesse iscriversi deve dare conferma a Fabrizio improrogabilmente entro sabato 28 settembre altrimenti potrà farlo da solo entro martedì 1 ottobre seguendo le istruzioni sul sito.

lunedì 9 settembre 2013

DIARIO DI BORDO - SETTIMANA 36

Abbiamo ripreso, almeno ufficialmente, anche se, come scritto nel post precedente, non abbiamo mai smesso.
Abbiamo ripreso solo ed esclusivamente i corsi di Jiu-Jitsu nelle varie sedi e, da questa sera, inauguriamo la palestra di Cairate.
Qualcuno di voi ha già avuto modo di allenarsi in questa struttura, progettata solo ed esclusivamente per ospitare le Arti Marziali, con ben tre sale attrezzate di Tatame, Ring, sacchi e gadgets di varia natura, compresi quelli per l'allenamento funzionale.
Un progetto a tutto tondo dove gli iscritti, di qualunque disciplina, potranno trovare un ambiente finalmente idoneo alla pratica delle varie Arti.
Per quanto riguarda la nostra, l'Arte Soave, ci vedrà protagonisti inizialmente solo per due giorni settimanali, ma con ben tre corsi in programma.
Nello specifico inizierà il primo corso di BJJ targato Lynx per ragazzini dai 9 ai 13 anni.
Un'esperienza nuova anche per il sottoscritto che segnarà una crescita, non solo per la nostra Accademia, ma anche per me come insegnante.
Spero di poter importare questo modello, quanto prima, anche nelle altre nostre sedi.
Altra novità, che seguirà la lezione di Jiu-Jitsu, sarà il corso di Grappling.
Non sarà come solitamente accade che, ogni tanto, ci togliamo il panno e facciamo un po' di No Gi.
Sarà solo ed esclusivamente un corso di Grappling, con tanto di allenamenti specifici per questa disciplina.
Dal condizionamento atletico alla parte tecnica al rolling il tutto verterà solo ed esclusivamente alla lotta senza Kimono.
Questo ci darà una preparazione specifica per partecipare, chi lo vorrà, a gare di Grappling.
Ovviamente siete tutti invitati a partecipare alle lezioni, anche con abbonamenti ad ingresso senza l'obbligo di dover pagare mensili o trimestrali e, in ogni caso, sempre previo avviso al sottoscritto.
Quindi, ricapitolando, lunedì e mercoledì dalle 18.30 alle 19.30 Jiu-Jitsu Kids.
A seguire dalle 19.30 alle 20.30 Jiu-Jitsu Basics e infine dalle 20.30 alle 21.30 Grappling.

Siamo dunque giunti alla settimana che ci vedrà ospitare, sempre presso la sede di Cairate, lo stage con Comprido.
Attendo numerose le vostre adesioni per un evento eccezionale per la portata del personaggio paragonabile, per quanto fatto concretamente nel mondo del Jiu-Jitsu sportivo, ad atleti del calibro di Marcelo Garcia, Saulo e "Xande" Ribeiro, Mario Sperry, Amaury Bitetti, Fabio Gurgel, Robson Moura ed altri.
Mi fermo qui perché la lista sarebbe assai lunga.
Pluricampione del mondo, se ne contano sette di titoli nella sua bacheca, più varie vittorie ai più prestigiosi tornei IBJJF, nonché collaborazioni prestigiose nel mondo dell MMA, prime fra tutte quelle con Brock Lesnar e Wanderlei Silva.
Penso di avervi rotto abbastanza le uova con questa storia per cui adesso attendo, per chi non l'avesse già fatto, la vostra adesione.

Per quanto visto in settimana abbiamo lavorato dalla Close Guard con l'obiettivo di "rompere la postura" del nostro avversario.
Ne sono scaturiti spunti interessanti per "Raspar" e prendere la schiena al nostro opponente.
Come spesso accade preferisco non postarvi niente al riguardo ma vi invito a seguire le lezioni direttamente in palestra che, come l'anno scorso, seguono questo programma: martedì e giovedì studio delle tecniche; solitamente un gruppo di 3/4 tecniche dalla stessa posizione con eventuali difese e contrattacchi.
Sabato ripasso delle tecniche viste in settimana.

Vi posto invece una delle ultime imprese di Comrido al Panamericano 2012, dove si è classificato 1° tra i Master, e mentre rotola "pacatamente", 250 kg in due, col suo vecchio rivale e amico di Tatame Wanderlei Silva, in occasione del ritorno nella gabbia di questo grande campione che ha fatto la storia delle MMA.
Come sempre, enjoy!




venerdì 30 agosto 2013

DIARIO DI BORDO - MESE DI AGOSTO

Nell'immaginario collettivo agosto rappresenta il mese in cui tutte le nostre attività, lavorative e non, rallentano o addirittura s'interrompono per lasciare spazio alle tanto agognate vacanze.
Quest'anno invece, almeno per il sottoscritto, è stata in generale un'estate "calda" sotto il profilo dell'allenamento.
Senza preparare o programmare niente di ufficiale ci siamo ritrovati almeno due volte a settimana sul Tatame. Settimana di ferragosto inclusa.
Abbiamo riesumato la vecchia sede di Besozzo, ma con una nuovissima materassina, per degli allenamenti molto intensi che, a giudicare dalle numerose presenze, sono state apprezzate da molti di voi.
Liberi da ogni logica di corso o di insegnamento sono venute fuori delle lezioni impegnative ma divertenti.
Prima parte dedicata alla preparazione atletica, con l'ausilio di Kettlebell, sacco bulgaro, palla medica e esercizi a corpo libero; seconda parte esclusivamente di Rolling con e senza Kimono con rounds che variavano dai 7 ai 14 minuti di lotta consecutiva.
Son sicuro che chi ha frequentato costantemente questi allenamenti troverà sicuramente benefici da questa base atletica per la stagione che sta per iniziare.
Che inizierà ufficialmente martedì 3 settembre sempre allo Skorpions sempre negli stessi giorni e orari.

Altra esperienza, che per me si è rivelata veramente una sorpresa positiva, è stato partecipare al Bootcamp all'aperto organizzato dagli amici del Crossfit Varese.
Tantissime persone sempre presenti, allenamenti veramente impegativi, e tanta tanta professionalità da parte del Coach, spero non s'offenda se lo chiamo così, Carlo.
Sicuramente una bellissima iniziativa che ha permesso di far conoscere questa nuova disciplina a chi, come me, ne aveva sentito solo parlare e che ha rappresentato un validissimo diversivo per allenarsi al di fuori della materassina, all'aperto e divertendosi.
10 e lode!

Ma torniamo al Jiu-Jitsu.
Il mese di agosto, per me e per gli altri due scappati di casa Omar e Dario, è culminato con la partecipazione al 5° Summer Camp del Rio Grappling a Ferrara.
Nuova location, un attrezzatissimo centro sportivo con tanto di piscina e ristorante a disposizione, ma soprattutto uno spazio d'allenamento ampio e luminoso adatto a ricevere le circa 25/30 persone presenti costantemente ai tre allenamenti giornalieri.
Prima lezione dalle 10.30 alle 12 dedicata esclusivamente al Rolling specifico e libero. Seconda sessione dalle 17.30 alle 19 solo di drills e, dopo mezzoretta di break dalle 19.30 alle 21 lezione tecnica con Kimono.
Giusto per non farsi mancare niente alla fine delle varie classi si trovava sempre il tempo per rotolare con qualcuno.
Inutile dire che è stato molto impegnativo ma bello, anzi fantastico.
Ancora una volta gli amici del Rio Grappling, in particolare Matteino e Gianluca, e Professor Roberto Atalla sono stati splendidi, di una gentilezza e semplicità disarmanti.

Settembre promette di essere un mese altrettanto ricco e denso di appuntamenti da non mancare.
Primo fra tutti il primo grande seminario con una leggenda del Jiu-Jitsu: Rodrigo "Comprido" Medeiros, 7 volte campione del mondo di cui 2 come vincitore dell'assoluto nere adult, più diversi titoli vinti al Panamericano e ad altri importanti tornei Open della IBJJF, nonché fondatore dell'Equipe Brasa e Maestro di Felipe Costa.
Insomma che dire? Solamente di non perdere questa opportunità e di dare a Comprido un'accoglienza degna di questo nome con una presenza massiccia al suo seminario.
L'evento si svolgerà nella nuova palestra di Cairate, in via Cadorna 1, domenica 15 settembre dalle 14 alle 18. Costo €60 ma, a breve, sarò in grado di girarvi un offerta molto vantaggiosa, esclusiva per tutti gli iscritti Lynx delle sedi di Varese, Cairate e Cadrezzate.
Stay tuned!

A fine settembre sarà la volta di volare in quel di Bruxelles per partecipare invece al seminario di Felipe Costa organizzato dai fratelli della Brasa Belgium, nello specifico dall'amico Wim Deputter, grande atleta e cintura nera ricevuta direttamente dalle mani di Felipe.
Saremo ampiamente rappresentati, oltre che dal sottoscritto, da altri 4 alcolisti che non hanno perso questa occasione per assaggiare, non solo il Jiu-Jitsu di Felipe, ma soprattutto le famigerate birre belghe.
A martedì, caricati a molla!

martedì 27 agosto 2013

Inizio corsi Cadrezzate

Per gli amici che si allenano a Cadrezzate con Luca e per chiunque altro fosse interessato, gli allenamenti ricominceranno il 3 settembre.
Luogo e orari rimangono invariati, potete verificarli nella sezione "le nostre sedi" dove trovate anche i contatti qualora vi servissero altre informazioni.
A presto!

domenica 28 luglio 2013

DIARIO DI BORDO - MESE DI LUGLIO

Giusto per togliersi di mezzo l'obbligo di stilare un bilancio sulla stagione appena conclusa dico solo questo:
a luglio, per tutto il mese, nonostante il caldo, la stanchezza e le vacanze, sul Tatame erano presenti 10/12 persone di media a lezione.
Più di mille parole, questo dato, rende bene l'idea di quanta passione ci mettete nella pratica del Jiu-Jitsu.
Quindi, grazie!
Detto questo, adesso, ci prendiamo un attimo di riposo e ci rivediamo martedì 3 settembre.
Sempre allo Skorpions, sempre alle 20.00.
Ovviamente, per fine agosto, seguirà un post con informazioni più dettagliate. So...stay tuned!

Ad agosto comunque, presso la struttura di Besozzo, sarà possibile allenarsi, previo contatto telefonico e possibilmente al mattino quando è più fresco.
L'allenamento sarà esclusivamente incentrato sul Randori, con e senza Gi, quindi aperto solo ad agonisti ed alle cinture colorate.

Altra iniziativa lodevole, come ci segnala il buon Tommi mentre se ne sta con il suo bel culetto al sole, sono degli allenamenti di Crossfit all'aperto tenuti da istruttori certificati.
Di seguito il link con giorni ed orari (http://www.crossfitvarese.com/classi-e-orari.html)
Vista la possibilità di partecipare senza costi di iscrizione od altro mi sembra valga la pena provare.

Altro appuntamento da non mancare, l'ultima settimana di agosto, ci sarà il camp del Rio Grappling a Ferrara tenuto da Professor Roberto Atalla.
Altra ottima occasione per allenarsi con un grande Maestro e con gli amici del Rio Grappling.
Io prevedo di partecipare da martedì 27 a giovedì 29.
Sotto tutte le info.
https://www.facebook.com/photo.php?fbid=602061669824379&set=p.602061669824379&type=1&relevant_count=1
Chi fosse interessato mi contatti privatamente entro e non oltre il 31 luglio.

Infine dal 29 settembre al 03 ottobre, il fresco campione Master & Senior e mio Maestro Felipe Costa, sarà i Belgio per 5 giorni di seminari.
Io ho già prenotato, così come alcuni di voi anche solo per domenica e lunedì.
L'occasione è grande, i prezzi alla portata di tutti, quindi se interessati non perdete tempo e contattatemi quanto prima.

Abraço a todos!

lunedì 8 luglio 2013

DIARIO DI BORDO - SETTIMANA 27

Nonostante sia luglio, come detto, gli allenamenti proseguono e, al contrario di quello che si possa pensare, il Tatame è sempre pieno.
Bene, il mio plauso va ad ognuno di voi che, nonostante i vari impegni, prosegue gli allenamenti.
Ci siamo tolti il panno e ci siamo dedicati al Grappling.
Sempre bello e affascinate lo studio della lotta in questa modalità.
Sia martedì che giovedì studio delle tecniche viste dal sottoscritto al seminario di Vincenzo Maenza.
Più precisamente: impostazione della posizione base, spostamenti laterali, Arm Drag.
Devo ammettere che mi sbagliavo la settimana scorsa quando dissi che le tecniche viste al seminario erano troppo specialistiche per la Greco-Romana e poco adattabili al Grappling.
Per questo motivo anche questa settimana proseguiremo nello studio di quanto "Pollicino" ha illustrato nel sopracitato seminario.

Come sempre in questi casi ci rivolgiamo a Ivan Ivanov.



Una volta arrivati a terra con il nostro avversario che ripara in Turtle abbiamo visto l'attacco di Cravatta Peruviana (Peruvian Neck Tie).



Sempre in tema di Grappling, o Bjj No Gi se preferite, di seguito la finale assoluto agli ultimi Campionati europei di Roma a fine giugno tra Luca Anacoreta e il ciclope greco Kostadinis.
Grazie alla brillante prestazione dell'italiano, 3 ori e 1 argento in due giorni di gare, il suo Maestro, Rogerio Olegario, gli ha consegnato sul podio la tanto agognata cintura nera.

Osss!!!

lunedì 1 luglio 2013

DIARIO DI BORDO - SETTIMANE 25 E 26

Giunti anche quest'anno al termine di una stagione ricca di soddisfazioni in queste due settimane abbiamo rivisto alcuni elementi che contraddistinguono il Leg Drag.

Oltre ad essere un efficace passaggio di guardia, il Leg Drag, è anche un buon metodo per indurre il nostro avversario a girarsi di schiena e quindi ad esporsi ai nostri attacchi, in particolare quelli visti nello scorso mese. (Vedi diario di bordo 23 e 24)

Trasferiamoci nella celestiale palestra dei Mendes Bros. per la base di questa tecnica.



Non che ce ne fosse bisogno sottolineare l'efficacia di questa tecnica ma, in questo video, l'applicazione in gara.




Domenica 30 presso la nuova struttura di Cairate, dove a settembre apriremo un nuovo corso, abbiamo partecipato alla festa di inaugurazione del Kokoro Dai, così si chiama, che oltre alla nostra disciplina vedrà molti altri stili di arti marziali insieme sotto lo stesso tetto, o meglio, sugli stessi Tatami.
Si tratta di una struttura unicamente dedicata agli sport da combattimento che ci vedrà in prima linea per la divulgazione della nostra stupenda disciplina.
Ringrazio tutti i ragazzi intervenuti che con la loro presenza hanno reso possibile una fantastica lezione.
I presenti sicuramente avranno notato quanto interesse c'era per il Jiu-Jitsu tant'è che, anche altri Maestri e praticanti di altri stili, sono saliti sulla materassina a provare; caso unico di tutta la giornata di dimostrazioni e seminari.
Anche a lezione finita, quando abbiamo proseguito a lottare per i fatti nostri sul Tatami più piccolo, un nutrito gruppo di curiosi a continuato a seguirci.
In definitiva è stata una bellissima giornata passata insieme a tanti amici a fare la cosa che amiamo di più: bere birra ovviamente.
Per questo ringraziamo Mauro che, oltre ad offrirci diversi giri di birra, sta dando questa grande opportunità alla nostra Scuola e non ad altre che gli si erano proposte. Senza fare nomi.

La mia giornata era invece cominciata al mattino con la partecipazione al seminario di lotta Greco-Romana tenuta dal due volte campione olimpico Vincenzo Maenza.
Grande personaggio, schietto e intransigente, che ci ha mostrato l'impostazione base della lotta in piedi con la preparazione di diversi "colpi", come li chiama lui, per atterrare l'avversario.
Davvero tutto molto interessante anche se, purtroppo, diverse cose saranno difficilmente applicabili al nostro gioco in quanto nella Greco-Romana, non potendo attaccare le gambe, si va ed escludere una fetta importante di proiezioni del Grappling.
Stiamo parlando di uno sport che per regolamento, sia in piedi ma soprattutto a terra, è completamente diverso dal nostro.
In ogni caso avremo modo di provare i "colpi" nelle prossime settimane in quanto, come detto, da martedì e per tutto il mese di luglio faremo No Gi.
Giorni e orari saranno i seguenti:
martedì e giovedì dalle 20.00 alle 21.30 presso la palestra Skorpions utilizzando la tessera ad ingressi
domenica dalle 10.00 all 11.30 presso la palestra di Besozzo, dove ci allenavamo una volta, versando un contributo spese di 3 euro.

Visto che lo abbiamo nominato mi sembra giusto rendere omaggio ad una leggenda troppo presto dimenticata dello sport italiano: Vincenzo Maenza, 2 ori olimpici a Los Angeles '84 e a Seul '88, 1 argento a Barcellona '92, più molti piazzamenti e vittorie a mondiali ed europei che non si contano.



OSSS!!!

venerdì 14 giugno 2013

DIARIO DI BORDO - SETTIMANA 23 E 24

Dopo essere passati più volte sull'argomento ribaltamenti dalla Mezza Guardia, con relative tecniche e controtecniche, l'evoluzione più naturale da questa posizione è cercare di prendere la schiena del nostro avversario.
Cosa che abbiamo fatto utilizzando tecniche in un primo momento molto semplici e basiche e che, alla reazione quasi scontata del nostro opponente che si rifugia nella Turtle, ci ha permesso di valutare gli attacchi a questa posizione da un angolazione e con un approcio diverso dal normale.

In questo video l'ennesima variazione sul tema dove, aldilà della spettacolarità della tecnica, vi sottolineo l'attenzione che Jake dà al controllo col suo gomito sulla schiena di Cyborg, per evitare che la stessa tecnica venga compiuta dal suo compagno.
Loro partono dalla Deep Half Guard, mentre noi partivamo direttamente dalla Reverse Half Guard.
Come vedete non cambia niente, le due tecniche mostrate sono le stesse viste in palestra quest'ultima settimana.



In questo video promozionale del progetto "Connection Rio", Felipe Costa ci mostra, sotto il solleone di Rio de Janeiro, particolari e dettagli del suo modo per prendere la schiena dalla Turtle, soprattutto come inserire il primo e il secondo gancio, anche se il nostro avversario si chiude e afferra la nostra gamba.




La settimana è culminata con il seminario di Professor Roberto Atalla che Giovedì 13 ci è venuto a trovare ed a condividere con noi molti dettagli, quelli che fanno la differenza, per indurre all'errore il nostro avversario dopo aver effettuato un Leg Drag e prendergli la schiena.
Ottimi i consigli per controllare il nostro opponente dalla posizione che lui chiama Male Rape Position (posizione di stupro), con la possibilità, da quella posizione, di passare guardia, andare in monta o attaccare la schiena.
Un sentito grazie a Roberto per la sua straordinaria disponibilità e amicizia con la nostra Accademia.

Comunicazione di servizio: domenica 30 giugno inaugurazione della sede di Cairate dove da settembre la Lynx aprirà un nuovo corso di Jiu-Jitsu.
La nostra lezione dimostrativa, aperta a tutti, si terra dalle 17,30 alle 18,00/18.15 e a seguire, per chi vorrà, pizzata tutti insieme per i saluti.
Sono invitate mogli, fidanzate e figli.
Ma l'allenamento proseguirà, anche nel mese di luglio presso la palestra Skorpions, nei giorni di martedì e sabato sempre negli stessi orari, senza Kimono.
Le lezioni saranno regolate sempre e solo con la tessera ad ingressi del sabato.
Osss!

lunedì 3 giugno 2013

DIARIO DI BORDO - SETTIMANA 22

La prima cosa da fare è rendere omaggio a due giganti, non solo fisicamente, del nostro fantastico sport.
I due ragazzi, 45 anni in due, sono presente e futuro del Jiu-Jitsu.




Ma le emozioni non finiscono, anzi, si moltiplicano ad ogni scoccare di secondo.
Di fronte altri due giganti di almeno due generazioni fa ma che, di appendere il Gi al chiodo, non ne vogliono sapere.




Infine un match della prossima generazione, rappresentanti di un Jiu-Jitsu stellare, ma che a me continua a non entusiasmare.



Come avrete sicuramente capito, lo scorso weekend, si sono svolti i campionati del Mondo di JJ.
Altra nota più che positiva è il fantastico terzo posto di Felipe Costa dietro a due mostri sacri della categoria dei "galletti" (57kg), ovvero Bruno Manfalcine e Caio Terra, anch'egli Equipe Brasa e compagno di allenamento di Felipe.
In generale è stato un mondiale che ha visto diversi ultratrentenni salire sul podio, Felipe dall'anno prossimo sarà nella categoria Senior 1 (over 35 anni), a dimostrazione che si può restare competitivi per molti anni.
Tra le altre grandi performance della vecchia guardia da menzionare sicuramente il secondo posto di Braulio Estima che, settimana prossima, vedremo affrontare Rodolfo Vieira nella seconda edizione del Metamoris; il terzo posto di Rafael Lovato Jr. che bissa quello del suo Maestro e amico Xande Ribeiro; il secondo posto di Rodrigo Cavaca a confermare il dominio della Checkmat nelle categorie dei pesi massimi; il terzo posto di Cobrinha anch'egli prossimo al passaggio nei Senior 1.
Che dire, è stato un Mundial emozionante, a differenza forse delle finali dell' Abu Dhabi World Pro.
Il regolamento e sempre lo stesso, i combattenti più o meno anche, ma si sono visti matches tiratissimi risolti agli ultimi secondi di gara.
Forse la squalifica, anche se opinabile, di Cornelius contro Myao ha lasciato il segno.

Per quanto ci riguarda invece abbiamo proseguito e consolidato tecniche e concetti del recupero della guardia.
Tecniche semplici ma vitali che ci possono permettere di evitare problemi grossi e, in molti casi, ci permettono addirittura di contrattaccare in maniera rapida e precisa.
Abbiamo inoltre visto un rovesciamento dalla mezza guardia contro un avversario che, non riuscendo a chiudere la distanza, si gira di spalle cercando di lavorare sulle nostre gambe.
Giusto un appunto: nel video il barbuto James Foster usa una presa al polso che potrebbe risultare insufficente per sbilanciare il nostro avversario.
Io raccomando sempre, se possibile, di afferrare il Gi all'altezza del gomito.



Vi ricordo nuovamente di non prendere impegni per giovedì 13 in quanto verrà a farci visita Professor Roberto "Risada" Atalla, cintura nera 4° Grau sotto Sergio "Bolao" Souza, scuola Carlson Gracie.
Osss!

sabato 25 maggio 2013

DIARIO DI BORDO - SETTIMANA 21

Uno dei concetti base che s'impara sin da subito, nella pratica del Jiu-Jitsu, è l'importanza della posizione di guardia.
Nelle discipline che prevedono i colpi come Kickboxing, Muay Thai e Pugilato, giusto per citarne alcune, per guardia viene intesa quella posizione che permette al combattente di mantenere la distanza, organizzare attacchi e difese cercando di entrare coi colpi nella guardia dell'avversario.
Avversario che cercherà a sua volta, oltre ad evitare di essere colpito, di fare meglio del suo opponente ed in maniera più efficace sempre partendo dalla sua guardia.
Spiegato con le parole il combattimento diventa quasi una cosa banale e scontata, ma sappiamo benissimo che così non è.
Nelle discipline lottatorie la guardia acquista un significato completamente diverso.
Prima di tutto il concetto di distanza è sicuramente differente da quello degli strikers in quanto già di per sè il corpo a corpo, in piedi o a terra che sia, è già una distanza dove non esiste distanza.
Filosofico? No è solamente la realtà, e i lottatori più esperti sanno che all'interno di questa distanza-non-distanza i modi e le strategie di lavoro sono praticamente infiniti.
Ma torniamo alla guardia; altra differenza macroscopica è che nella lotta a terra soltanto uno lavora in guardia mentre l'altro, di conseguenza, lavorerà da sopra.
Questo concetto è estendibile a tutti i tipi di guardia o mezza guardia esistenti tranne che ad una: la 50/50 Guard, in nomen omen, dove i combattenti sono nella stessa posizione.
Nel Jiu-Jitsu, sia sportivo che non, la guardia viene vista come quella piattaforma dalla quale poter organizzare meglio le nostre tecniche o dove rifugiarci quando siamo in difficoltà.
Ma come è nato il concetto di guardia e successivamente, nel JJ sportivo, la chiamata di guardia?
Semplicemente per limitare la partecipazione di forti Judoka che dal loro sport migravano al JJ e che, gestendo quasi interamente il match in piedi e sfruttando al meglio la distanza a loro più congeniale, ammazzavano il combattimento facendolo diventare una bruttissima copia di un incontro di Judo.
Per cui nel JJ la chiamata di guardia e il lavoro che si è successivamente sviluppato da questa posizione è immenso.
Credo che tutt'ora, l'unico sport dove non viene sanzionata la chiamata di guardia, sia solo il Jiu-Jitsu.
Nel Judo si perde subito l'incontro in quanto viene assegnato l'Ippon all'avversario e, in tutte le sigle di Grappling che conosco, vengono assegnati 1 o 2 punti di penalità.
Ma non sono qui per parlare di regolamenti e di quanto e se siano giusti, ma per parlare di guardia.
Questa settimana infatti il lavoro in palestra ha riguardato un concetto molto semplice ma indispensabile: recuperare la guardia quando siamo in difficoltà.
Nello specifico come uscire dalla mezza guardia col mio avversario che mi controlla da sopra con l'Underhook.

In questo video la base di quanto spiegato.




In questo invece come recuperare l'Underhook nell'infinita partita a scacchi del Jiu-Jitsu.



Per tutte le altre tecniche viste e spiegate preferisco non postarvi più niente in quanto i dettagli, che fanno la differenza, li possiamo trovare solo sul Tatame.

Comunicazione di servizio: giovedì 13 giugno sarà nostro ospite il Maestro Roberto Atalla, fondatore del Rio Grappling Club, grande amico della nostra Accademia.
Un occasione da non perdere per nessuno di voi e che, come nel più classico stile Lynx, comporterà solo il versamento di un contributo spese di 10€ da parte dei partecipanti per 2 ore di lezione, dalle 19,30 alle 21,30.
OSU!





lunedì 20 maggio 2013

DIARIO DI BORDO - SETTIMANA 19 e 20

Avendo ripreso a pieno regime gli allenamenti dopo il mio ritorno da Rio ci siamo concentrati, in queste due settimane, sui particolari per contrastare e contrattaccare i vari tentativi di Knee Slice Pass del nostro avversario.
Proprio quei particolari che fanno la differenza per la buona riuscita di una tecnica e che ho avuto la fortuna di apprendere direttamente da Felipe Costa, grande esperto di mezza guardia.
Quello che mi ha maggiormente colpito lavorando con lui è l'estrema naturalezza con la quale riesce a gestire posizioni nelle quali la forte differenza di peso, io sono 30kg in più di Felipe, dovrebbe essere se non determinante almeno una discriminante; ma non è così.
Lavorando bene su quei dettagli che anche noi abbiamo approciato in queste due settimane vi assicuro che, per me, era praticamente impossibile passare la guardia a Felipe con il Knee Slice.
Se davo troppa pressione mi ribaltava in avanti, se giravo la mia gamba a compasso me lo ritrovavo sulla schiena, se cercavo di cambiare passaggio cercando la monta, anche lui cambiava e passando dalla Deep Half Guard o mi raspava o mi prendeva nuovamente la schiena.
Il tutto, mi ripeto, con una naturalezza disarmante.

Un altro approfondimento che ho trovato illuminante, primo perchè nessuno me l'aveva mai spiegata e secondo perchè insegnatami direttamente da un grande di questa posizione, sono tutte le tecniche e controtecniche dalla 50/50 Guard.
Vi assicuro che è la guardia più difficile su cui mi sia mai allenato.
Tecnicamente perchè il nostro avversario è nella nostra stessa posizione e quindi ha, come dice il nome stesso, le stesse soluzioni a disposizione che abbiamo noi; tatticamente perchè ogni nostra "mossa", anche se correttamente eseguita può essere sfruttata dal nostro opponente in una strategia di combattimento diversa dai normali canoni.
Cerco di spiegarmi meglio.
Da questa posizione è sufficiente che uno dei due contendenti si alzi per ottenere i due punti del Raspage.
Così facendo però si espone agli attacchi di chi rimane sotto che può attaccare più facilmente la schiena.
Questo è anche vero da altre posizioni ma dalla 50/50 tutto questo è amplificato dal fatto che si è entrambi, come già detto, nella stessa posizione.
Ho parlato di mossa non a caso in quanto lavorando da questa guardia il match si trasforma in una partita a scacchi dove, a volte, per chi guarda sembra che i lottatori stiano stallando al fine di far passare il tempo.
Questa visione è dettata, soprattutto dai cosidetti puristi del Jiu-Jitsu, forse perchè su questa posizione c'e molta ignoranza, nel senso che sono ancora relativamente poche le scuole e soprattutto gli insegnanti a conoscerla fino in fondo. E tra questi ovviamente mi ci metto anch'io.

Di seguito vi posto una serie di video dove si vedono bene tutte le tecniche di cui ho parlato in questo post, ovviamente a mostrarcele è Felipe Costa.
Enjoy!





lunedì 13 maggio 2013

DIARIO DI BORDO - SETTIMANA 18

Il primo gennaio 1502 navigatori portoghesi e colonizzatori di quella parte di America, tra cui l'italiano Amerigo Vespucci, navigando sottocosta di quell'immenso continente ricoperto di una lussureggiante foresta, giunsero ad una baia molto estesa che, per le sue caratteristiche geologiche, fu scambiata per la foce di un fiume.
In maniera forse un pò troppo superficiale chiamarono la loro scoperta Rio de Janeiro, letteralmente fiume di gennaio.

La vera e propria colonizzazione avvenne nei 30 anni successivi dove i portoghesi vinsero la "concorrenza" di francesi ed olandesi.
Come detto questo nuovo ed immenso continente era ricoperto da una foresta vergine fra cui spiccava, tra le altre specie, una pianta dalla caratteristica resina rossa.
Tagliandone il tronco si scopri che il centro, il midollo, il nocciolo di questa pianta era rosso fuoco come la brace (brasa in portoghese).
La pianta prese il nome Pau Brasil, letteralmente albero brasil, che diede il nome a tutte quelle terre rivendicate dai coloni portoghesi, il Brasile appunto.

Brasa è anche il nome della nuova famiglia di cui facciamo parte.
Un team giovane nato dall'iniziativa di diverse cinture nere provenienti dall'accademia Alliance.
Rodrigo Comprido Medeiros, Demien Maia e Felipe Costa, da cui mi sono allenato in Brasile, costituiscono l'ossatura portante di questo Team.
Senza dimenticare molte altre storiche cinture nere che ne fanno o ne hanno fatto parte come Ricardo e Leozinho Vieira (fondatori di Checkmat), Ramon Lemos (fondatore di Atos), Muzio de Angelis, Ryan Hall. Giusto per citarne qualcuno.

Il mio viaggio non è stato soltanto Jiu-Jitsu, Acai e spiaggia, ma una ricerca di un qualcosa che ormai mi mancava da molto, troppo tempo.
Ho avuto la fortuna di conoscere una persona fantastica, seria e perbene, che mi ha dato più di quanto mi aspettassi.
Sto parlando di Felipe Costa, due volte campione mondiale nelle cinture nere che, ancora adesso a 34 anni combatte nella categoria Adult, conseguendo risultati importanti come il secondo posto al Brasileiros di settimana scorsa in quel di San Paolo.
Mi sembra doveroso dedicare a lui questo post per dare modo anche a voi di conoscere un pò quello che da oggi io chiamerò Maestro, o Mestre se preferite.




Non mancheranno in futuro le occasioni per conoscere di persona Felipe e gli altri componenti del Team che comprende, tra l'altro, molte cinture nere anche in Europa.
Se nel frattempo siete curiosi potrete approfondire la conoscenza del Team Brasa cliccando qui.

Comunicazione di servizio: a partire da questa settimana le lezioni di martedì e giovedì inizieranno alle 20.00 e non più alle 19.30, causa miei impegni lavorativi.
Valeu!


martedì 7 maggio 2013

DIARIO DI BORDO - SETTIMANA 17 (Se non c'è il gatto...)

Data l'assenza di Fabrizio (il gatto) mi auto incarico di aggiornare il diario di bordo di questa settimana, tanto per non far decadere questa ormai consolidata usanza. 
Martedì sera a Varese ho riproposto alcuni metodi per aprire la guardia chiusa e alcuni dei passaggi di guardia base. So che possono essere cose un po' noiose per chi è già ad un livello più avanzato ma credo che i dettagli che si scoprono e si riscoprono praticando le basi possano sempre fornire riflessioni interessanti, inoltre ho suggerito di provare le tecniche in modo più concreto, verificandone effettivamente i limiti e i vantaggi. Per non annoiare troppo ho preferito ridurre il tempo dedicato allo studio tecnico passando ad alcuni giri di rolling (che ritengo estremamente produttivo se praticato con coscienza) e diversi randori da 6 minuti partendo da in piedi, data l'intenzione di alcuni di partecipare alle gare dei prossimi giorni. 
Giovedì e sabato Omar ha diretto "le danze" con un allenamento intenso a livello atletico e con un ripasso tecnico del gancio "De La Riva", in particolare ci siamo concentrati sulla spazzata del piede dall'interno e dall'esterno quando non si riesce ad eseguire il raspagem spingendo il ginocchio. Sia giovedì che sabato il consueto giretto di randori e per finire ancora qualche minuto di lavoro sul fiato. 
Nel complesso la settimana è andata bene, i presenti in palestra sono stati un numero in linea con il periodo, nessuno si è defilato sapendo dell'assenza del maestro e questa, almeno per me, ma penso anche per Omar, è una piccola soddisfazione e una dimostrazione di fiducia nei nostri confronti. 

Ora attendiamo il rientro del "gatto" che dopo il ritorno dal Brasile avrà sicuramente qualche nuovo modo per far ballare i "topi"... 

sabato 20 aprile 2013

DIARIO DI BORDO - SETTIMANA 16

Da questa settimana abbiamo iniziato lo studio della guardia De La Riva inversa. (RDLR)
Siamo partiti da un concetto molto semplice: il nostro avversario cerca di passare la nostra guardia con lo scivolamento del ginocchio. (KNEE SLICE O SLIDE PASS)
Proprio nel mentre è importante intercettare la sua gamba e assicurala bene col nostro gancio interno e successivamente, a seconda della tecnica o strategia perseguita, impostare le prese al bavero, alla gamba o alla schiena del nostro opponente.
In questo filmato Leo Nogueira ci spiega molto bene diverse opzioni da allenare anche a seconda della reazione del nostro avversario.
Video molto ben fatto, spiegazioni chiare e non troppo prolisse, particolare attenzione ai dettagli.
Non male pure la musica




In quest'altro invece la finale assoluto della Pro League IBJJF 2012 tra Leo Nogueira e Bucheca.
Nonostante i 220 chili sul Tatami i ragazzi danno vita ad un incontro molto combattuto tra la concretezza di Nogueira e la classe cristallina del appena 22enne Marcus "Bucheca" Almeida".
Finale al cardiopalma.
Enjoy!


lunedì 15 aprile 2013

DIARIO DI BORDO - SETTIMANA 15

Quando si dice che: "la fortuna è una Dea bendata ma la sfiga invece ci vede bene", forse ci si riferisce al fatto che in certi periodi, ed a certe persone, capitano purtroppo disgrazie più o meno grandi da affrontare.
Mi riferisco alle nostre due cinture nere Luca e Paolo che, in modi diversi e in situazioni diverse, sono state vittime di infortuni che li terranno lontano dal Tatami per qualche settimana.
Ad entrambi va il mio, e sicuramente anche vostro, augurio di pronta guarigione.

La settimana invece, complice in generale la poca gente che si è allenata causa acciacchi vari, l'abbiamo sfruttata per fare allenamenti cardio con esercizi ad esaurimento e montagne di drills/uchikomi/randori.
Non male, devo ammettere che mi sono divertito.

Era anche la settimana delle finali del World Pro di Abu Dhabi dove qualche sorpesa non è mancata.
La più significativa è sicuramente la squalifica di entrambi gli atleti che hanno disputato la finale dell'assoluto marroni, ovvero i soliti Keenan Cornelius e Paulo Myao che hanno provato a rimettere in scena lo stesso match fotocopia della finale del Panamericano.
Purtroppo per loro questa volta l'arbitro, ammesso che sia solo una sua decisione ma ne dubito, dopo ripetuti richiami alla loro simultanea inattività, li ha fatti rialzare e spediti a fare la doccia anzitempo.
Con questa decisione la WPJJC ha voluto dare un segnale chiaro ed inequivocabile che, a differenza dell' IFBJJ, agli sceicchi piace lo spettacolo e non questi match passati in posizioni di stallo sfruttando il minimo vantaggio per aggiudicarsi la vittoria e di conseguenza i cachet più ricchi nel nostro sport.
Allora, aggiungo io, perchè utilizzano il regolamento IBJJF se non ne apprezzano e non ne condividono i contenuti?
Non sono un amante di questo tipo di JJ anzi, penso sia proprio brutto e noioso da vedere, ma sul regolamento non c'è scritto che gli atleti devono far divertire il pubblico.
Penso sia stato un errore squalificarli perchè di fatto non hanno infranto nessuna regola, hanno combattuto come il regolamento gli consente di combattere.
Per cui da cambiare è il regolamento, o se non piace non va adottato affatto.
Ad Abu Dhabi non hanno avuto nessun problema a modificare il regolamento in fatto di durata del match e della verifica del peso, non vedo che problema ci sia a modificare anche altre regole prima di buttare fuori due incolpevoli atleti che si allenano 8 ore al giorno, che seguono diete a volte disumane e che in generale si fanno un mazzo che probabilmente neanche ci immaginiamo.
In ogni caso questo è l'incontro.


E queste sono tutte le finali più tutti gli incontri più interessanti dell'intero campionato.
E' doveroso ringraziare il preziosissimo Maxbjj che in tempo zero ha realizzato questa playlist.

lunedì 8 aprile 2013

DIARIO DI BORDO - SETTIMANA 14

Domenica 7 a Brescia ha avuto luogo il 1° Brixia JJ Cup.
Gara ben organizzata con un buon livello generale e tante belle lotte.
Iscritti cinque atleti della Lynx e purtroppo nessuna medaglia, cosa che capita raramente ma capita.
La consolazione comunque è di vedere che i nostri fighters possono combattere alla pari dei migliori delle loro rispettive categorie, poi qualche errore di troppo e qualche decisione arbitrale discutibile hanno fatto il resto.
In ogni caso c'è ancora molto da lavorare per essere sempre competitivi.
La settimana è stata dedicata interamente, gara a parte, nuovamente allo studio dei raspagem dalla guardia De La Riva.
Sempre tanti dettagli da tenere in considerazione e da esercitare.
Cosa che faremo anche per le prossime lezioni.
Di cose interessanti da vedere sul web ce ne sono sempre tante, troppe, e onestamente il tempo che si passa a cercarle si potrebbe usare per allenarle anzichè guardarle comodamente in poltrona.
Tuttavia vi segnalo un video molto completo ed esaustivo dei fratelli Mendes, ma guarda un pò, che spiegano con molti particolari la DLR guard.
Buona visione.


sabato 30 marzo 2013

DIARIO DI BORDO - SETTIMANA 13

 
Con la decisione di partecipare ad entrambe le gare in programma nei prossimi due weekend, l'allenamento di questa settimana non poteva che essere una grande ed unica preparazione a questi due appuntamenti: Brescia e Pistoia.
Quindi drills e randori, randori e drills.
Lo studio tecnico intrapreso la settimana precedente era iniziato con le basi del gancio De La Riva e delle sue più moderne evoluzioni.
Quando il mio Maestro mi fece vedere, per la prima volta, questa tecnica rimasi un pò interdetto pensando che era impossibile avere una guardia efficace lavorando con questo piede agganciato esternamente alla coscia dell'avversario.
Adesso è una delle mie posizioni preferite dove riesco a difendere e, soprattutto, contrattaccare in maniera veloce ed efficace.
Penso sempre che, come tante altre posizioni del resto, il gancio DLR sia la base, la piattaforma ideale per impostare la propria strategia e le proprie tecniche dalla guardia.
Forse con l'avvento dei funambolici berimboli ed evoluzioni varie si è perso un pò il concetto cardine del "raspagem", ovvero della spazzata.
Come dice la parola stessa devo spazzare la gamba d'appoggio del mio avversario.
Nel caso della guardia De La Riva posso, mi ripeto, spazzare sia a destra che a sinistra senza cambiare posizione, a seconda della difesa operata dal mio opponente.
Vi pare poco?
Di seguito un bel video documentario con protagonista lui, Ricardo De La Riva che racconta la nascita della sua famosa guardia.
Per chi non mastica l'inglese De La Riva spiega che provenendo da un'accademia di "pasadores", la Carlson Gracie Academy, ed essendo sempre stato uno dei più piccoli e leggeri ha dovuto, per sopravvivere, escogitare un sistema funzionale per contrastare questa disparità di peso e forza dei suoi compagni di allenamento.
Di necessità virtù.
 
 


Parlando ancora di gare si sono svolti lo scorso weekend in California i campionati Panamericani.
Poche le sorprese.
Nelle nere adult leggeri domina, come prevedibile l'Atos dei fratelli Mendes e di Galvao, tutti primi nelle rispettive categorie; Andre Galvao che arriva secondo nell'assoluto perdendo in finale contro, al momento imbattibile, Bucheca che fa nuovamente filotto vincendo appunto assoluto e categoria.
Nelle nere pesanti, come da copione, domina la Checkmat di Bucheca e dei vari Nivaldo Lima e Alexandre Trans.
Tra i vari incontri visionati, alcuni veramente noiosi, vi segnalo quello tra i bravissimi Romulo Barral della Gracie Barra, uno dei miei preferiti, e il redivivo Guto Campos, uno dei soci fondatori della Atos, veterano delle competizioni con e senza Gi.
Un match tiratissimo con continui rovesciamenti di fronte fino alla vittoria, meritatissima, di Guto Campos grazie a due passaggi di guardia.
Purtroppo la Budovideos ha colpito ancora ritirando, dopo poche ore, il video dalla rete.
Per guardarsi ancora qualche match vi consiglio la pagina facebook di I love BJJ dove ogni tanto qualche buonanima posta qualche video interessante.
Valeu.

Per adesso questo non è stato ancora ritirato.
E' la finale pesi medi tra Clark Gracie e Marcelo Mafra con finale trhilling.


sabato 23 marzo 2013

DIARIO DI BORDO - SETTIMANA 12

Come tutte le settimane dopo una gara importante, i pochi neuroni che ci sono rimasti, necessitano indubbiamente di un pò di riposo per ricaricarsi.
Partendo da questo presupposto, la settimana appena trascorsa, è stata una settimana di scarico totale.
Sia fisico, sia mentale.
Niente drills ripetuti all'infinito, niente uchikomi, niente tattica di gara.
Solo sano e puro divertimento facendo Jiu-Jitsu.
Detto così sembra banale ma, vi assicuro, la cosa è molto seria e importante.
Per cui spazio ad un pò di lavoro in piedi con lo studio dell'Osoto Otoshi, proiezione che ben si adatta anche al regolamento di gara del JJ, e spazio al gancio DLR e alla sua più recente evoluzione, ovvero il famigerato Berimbolo.
Purtoppo i guai informatici che credevo risolti non mi hanno ancora abbandonato e quindi non riesco a postarvi niente.
Se interessati ovviamente vi basta fare una ricerca sul tubo.
Da settimana prossima si ricomincerà con la preparazione alle gare di Brescia il 7 aprile e Pistoia il 14. Per entrambe le gare il termine per l'iscrizione è sempre una settimana prima dell'evento.
Quindi chi gareggerà me lo comunichi per tempo.
Grazie.
Osss!

lunedì 18 marzo 2013

DIARIO DI BORDO - SETTIMANA 10 E 11

Risolti finalmente i problemi informatici che la settimana scorsa non mi hanno permesso di scrivere il nostro abituale resoconto, rieccomi a raccontarvi di quanto fatto nelle due ultime settimane di lezioni.
Il lavoro si è concentrato quasi interamente sulla preparazione al Torino Challenge, svoltosi appunto lo scorso sabato, quindi con tanti drills e sparring per la preparazione specifica alla gara.
Purtroppo ci presentiamo all'evento con una squadra un pò rimaneggiata a causa di importanti defezioni legate a vari problemi di infortuni, lavoro e scarsa preparazione ma nel complesso direi che la spedizione è stata comunque proficua.
Iscritti alla gara in sei atleti, di cui cinque alla prima esperienza, non sono mancate le soddisfazione.
La prima, la più bella ed importante, che  nonostante le difficoltà il nostro gruppo è sempre forte e coeso, in tutte le situazioni.
Proprio durante il torneo, nelle interminabili attese tra una chiamata e l'altra, ho avuto modo di sfogliare una rivista del settore e di leggere un'intervista di un famoso Jitsero che, rispondendo alle varie domande, diceva che il Jiu-Jitsu è uno sport individuale in quanto, quando si lotta, si è soli col nostro avversario ma che la squadra gioca un ruolo molto importante nella preparazione e nello svolgimento della gara stessa.
Senza alle spalle un gruppo che ci prepara, ci dà sicurezza e ci supporta, difficilmente si otterranno importanti e significativi risultati.
Nella vittoria, come nella sconfitta, rappresentare ed essere rappresentati da una Scuola ci dà lo stimolo a non esaltarci e a non abbatterci.
Inutile aggiungere quanto io sia d'accordo con questa visione del Jiu-Jitsu ma, faccio invece, un'altra considerazione.
A me sta bene che chiunque abbia la voglia di provare l'agonismo per fare un'esperienza, affronti l'emozione di salire contro un avversario sconosciuto sul Tatami ma, passato questo stimolo iniziale che ha la durata appunto di una gara, il nostro sport deve passare imprescindibilmente attraverso altre suggestioni.
Prima fra tutte quella che l'agonista si deve allenare almeno tre volte alla settimana.
E quando dico "tre volte" intendo tre volte con il proprio Team.
Non conta se la domenica andate a correre, il martedì andate a Judo, il venerdì il calcetto con gli amici e vi si vede sul Tatami una volta alla settimana.
Gli allenamenti per competere ed essere, si spera, competitivi sono sviluppati per farvi acquisire quella abitudine, atletica e psicologica, di gestire situazioni dove un avversario non collaborativo vi pressa per non farvi fare quello che vi riesce meglio.
Per fare questo servono ore e ore di lavoro che nessuno può fare al posto vostro.
Un'altro aspetto che sarebbe un errore trascurare è anche l'interazione tra atleta e tecnico durante i match.
A Torino mi sono sgolato per farmi capire dagli atleti impegnati in quel momento con scarso successo, col risultato che, son sicuro di questo, avremmo potuto tranquillamente fare meglio.
Per le prossime gare mi aspetto di essere più compatti come squadra e di raggiungere quei risultati che ci meritiamo dopo tanti sacrifici da parte di tutti.
In ogni caso ringrazio sempre tutti per il grande impegno e la buona volontà messa in questa esperienza che sicuramente ci farà crescere.
Senza entrare nella cronaca di ogni match di ognuno dei partecipanti, che lascio ai singoli, vi dò una valutazione generale della giornata.

Al rientro ad una gara dopo circa 8/9 anni di inattività "Il Dogui" perde il suo primo macth per decisione arbitrale. Peccato.
Omar lotta due volte dominando e finalizzando il suo primo avversario e vincendo grazie ad una penalità del suo opponente il secondo che è già finale. Primo classificato.
Pietro lotta bene proiettando il suo avversario ma facendosi rimontare e spegnendosi sul finale concedendo così, sempre per decisione arbitrale, la vittoria al suo opponente. Pazienza.
Dario, dopo avere aspettato un'eternità la sua chiamata, parte alla grande totalizzando immediatamente 5 punti ma andando ad infilarsi in una situazione che paga a caro prezzo venendo finalizzato. Da mangiarsi le mani!
Robert, anch'egli alla sua prima esperienza come Pietro, Dario e Omar, parte bene vincendo il primo incontro e perdendo il secondo a causa di un vantaggio contro il vincitore di categoria. Non era facile ma ci ha provato fino alla fine.
Infine il mitico Max che imbrocca la giornata giusta e vince dominando i primi due macth con sicurezza e pazienza. In finale perde lucidità lasciando troppa iniziativa al suo bravo avversario che lo punisce con un passaggio di guardia che vale il primo posto. Comunque bravo nonostante il ciuffo.
Ci vediamo martedì, Osss!









lunedì 4 marzo 2013

DIARIO DI BORDO - SETTIMANA 9

Settimane interamente dedicate alle innumerevoli soluzioni per passare le guardie aperte.
Onde evitare di esssere ripetitivo in quello che scrivo preferisco postarvi qualche bel match dove si può vedere e cercare di afferrare in che modo i competidores passano la guardia.

In questo primo video Keenan Cornelius, di fresca separazione dal suo mentore e dall'omonimo team Lloyd Irvin, dà spettacolo contro un altrettanto bravo ma un pò leggerino Gianni Grippo che, aldilà del nome, di italiano penso abbia ben poco.
Sempre per dovere di cronaca ora il buon Keenan, insieme ad un altro pezzo da 90 del Team Lloyd Irvin ovvero JT Torres, combatte per il team Atos dei fratelli Mendes e Andre Galvao che a pieno titolo si propongono come il Team più forte del mondo. Vedremo.
Rimango sempre stupito da quanto questa nuova generazione di campioni, parliamo di un'età media di 19/20 anni, sia veramente brava.
I detrattori potranno dire che il loro gioco si basa esclusivamente sul fare punti o vantaggi e stallare in posizioni anomale pur di far passare il tempo. Niente di più falso, i ragazzi ci sanno davvero fare.
Buon divertimento.




In quest'altro match, durante il Bjj Kumite dove non esiste limite di tempo, peso e punti di nessun genere, si vince solo per finalizzazione, il secondo e il terzo nella classifica finale danno vita ad un bellissima lotta.



Un ultima notizia che penso vi faccia piacere.
Sarà possibile allenarsi anche la domenica mattina presso la struttura di Besozzo dove ci allenavamo una volta.
Il programma prevede la prima parte di allenamento con il Kettlebell e la seconda con un Open Mat con o senza Kimono.
Ai partecipanti si chiede un contributo spese di 3 euro da versare di volta in volta, giusto per coprire le spese, e di confermare la propria presenza durante la settimana anche con un messaggio.
OSSSS!

martedì 26 febbraio 2013

DIARIO DI BORDO - SETTIMANA 8

Quella appena trascorsa è stata l'ennesima settimana a studiare passaggi delle varie guardie aperte.
Abbiamo iniziato dalla Butterfly da seduti, schiacciando, ruotando, saltando, tirando.
Abbiamo proseguito da in piedi, idem come sopra. 
Abbiamo iniziato a studiare quelle posizioni assai scomode se non si sa cosa fare: Lazo o Lasso Guard e Spider.
Non sono le posizioni e la strategia che il sottoscritto preferisce ma, come detto, è giusto sapere oltre ogni ragionevole dubbio cosa fare e, soprattutto, cosa non fare quando il nostro avversario è uno specialista di queste posizioni.
Sinceramente è un modo di lavorare anche un pò trascurato dall'avvento delle più moderne e modaiole 50/50 e berimbolate varie ma nell'ottica di una completezza tecnica che ogni Jitsero deve perseguire è d'obbligo sperimentarle.

Di seguito un match dove Micheal Langhi esalta la sua Spider Guard contro un sempre aggressivo Kron Gracie che, nonostante i numerosi tentativi, non riesce a passare la guardia del suo avversario anzi, in due casi, rischia pure di subire il secondo Raspage.
Al di là della discutibile decisione finale dell'arbitro questo incontro ci fa capire quanto scomodo e difficile sia passare un Spider Guard eseguita magistralmente.



Cheers.

lunedì 18 febbraio 2013

DIARIO DI BORDO - SETTIMANA 7

Di seguito un concentrato di quanto visto in queste due settimane di studio sui passaggi della Butterfly Guard.
Come sempre tenete questi filmati come una linea guida generale sapendo che il lavoro svolto in palestra con un compagno è insostituibile.









Altro tema da affrontare in un Dojo è quello della pulizia.
Seguendo poche ma significative regole è possibile migliorare la qualità dell'allenamento e conseguentemente migliorare anche il nostro Jiu-Jitsu.
Vi sembrerà una solenne minchiata quello che ho appena detto ma vi assicuro che è così.
Provate ad immaginare di allenarvi in una palestra dove regna la sporcizia, il Tatame è lercio di non meglio identificate sostanze corporee, il Kimono indossato dai vostri compagni fa un giro in lavatrice con la stessa frequenza delle olimpiadi e, ciliegina sulla torta, i vostri partner hanno le unghie di mani e piedi simili a quelle di un Grizzly.
Vi piace il quadretto?
Credete che vi potreste allenare con serenità sentendovi a proprio agio?
Io penso di no.
E' anche vero che per le caratteristiche della nostra disciplina non è richiesto essere impeccabili, belli e profumati ma, mi ripeto, seguendo poche regole possiamo e dobbiamo fare molto per migliorare il luogo e l'ambiente dove passiamo tante ore.
Senza creare allarmismi la palestra, così come la piscina ed altri luoghi promiscui, sono la causa di moltissime patologie infettive, prime fra tutte le malattie della pelle.
E' quindi importantissimo evitare certi comportamenti per ridurre al massimo tale rischio.

- Usare ciabatte di gomma facilmente lavabili negli spogliatoi per fare la doccia.
- Non usare le stesse ciabatte o le stesse scarpe sia all'interno che all'esterno della palestra.
- Le ciabatte usate negli spogliatoi vanno lasciate fuori dalla sala in cui ci alleniamo. Non camminare con scarpe o ciabatte sul Tatame, soprattutto con le calzature indossate negli spogliatoi.
- Lavare il Kimono possibilmente ogni massimo due allenamenti. E' buona cosa avere almeno 2/3 Kimono da far ruotare in modo che ne abbiate sempre uno disponibile pulito e asciutto.
- Massima igiene e cura della persona. Se arrivate in palestra direttamente dal lavoro avete tutto il tempo di lavarvi, almeno i piedi, prima che inizi la lezione.
- Unghie di mani e piedi ben tagliate e pulite.

Immaginate che quando andate in palestra siete al vostro primo appuntamento con una donna, con la differenza che, il Jiu-Jitsu, non vi romperà mai i coglioni!
(battuta rubata ad un vecchio praticante di Judo con cui ho avuto il piacere di allenarmi)
Cheers!

lunedì 11 febbraio 2013

DIARIO DI BORDO - SETTIMANA 6

Prima settimana di lezioni con la nuova formula di allenamento sviluppata sulle due ore.
Personalmente ho avuto delle ottime sensazioni soprattutto in riferimento alla prima parte, la preparazione atletica, che mi ha lasciato i tipici postumi di un allenamento intenso: indolenzimento, bruciore muscolare e, non ultima, una ritrovata voglia di lavorare sodo.
Come già ampiamente descritto l'abitudine è una cattiva compagna di allenamento che va combattuta al pari di pigrizia, paura, chiacchere, scarsa umiltà, mancanza di rispetto e orgoglio.
Sono sette, come i vizi capitali.
Anzi potremmo definirli propriamente i sette vizi capitali del Jiu-Jitsu.
Senza entrare nella fine descrizione di ognuno di questi aspetti preferisco raccontarvi di tutte quelle volte che ho avuto la fortuna di incontrare, magari di lavorarci pure assieme, grandi campioni del Jiu-Jitsu, del Judo o della lotta.
Sono persone taciturne e se parlano è per chiedere un consiglio o una spiegazione.
Sul Tatame lavorano con tutti senza lesinare impegno ed energie.
Se un loro compagno li mette in difficoltà non reagiscono con la forza per far capire che loro sono i migliori.
La palestra, o meglio, il Dojo deve avere questa funzione: generare uomini e donne con questi principi, indipendentemente che uno si alleni per diventare un campione o più semplicemente per migliorare la propria tecnica.
Letteralmente Dojo significa luogo in cui si segue la via.
L'aspetto tecnico passa inesorabilmente in secondo piano se non acquisiamo questa mentalità.

In ogni caso tecnicamente abbiamo iniziato lo studio dei passaggi dalla Butterfly Guard che continueremo anche questa settimana visto che l'argomento è, come sempre, molto vasto.
Ho fatto diverse ricerche sul web per trovare filmati relativi a queste serie di tecniche e, sinceramente, non ho trovato niente che mi soddisfi a pieno.
Ognuno offre la sua ricetta ben articolata e spiegata nei dettagli ma preferisco spiegarvi come mi è stato insegnato da mammà!

Giusto per non lasciarvi a bocca asciutta vi posto un bel video di un match storico di qualche anno fa tra due mostri sacri del Jiu-Jitsu sportivo.
Enjoy!

lunedì 4 febbraio 2013

DIARIO DI BORDO - SETTIMANA 5

Uscite dalla Back Mount.
Senza entrare troppo nei particolari un pittoresco Kurt Osiander, tra un "fuck" e l'altro, ci ricorda quali sono i principi fondamentali per uscire da questa posizione.



Con la Back Mount abbiamo completato il giro di studio tecnico iniziato a settembre.
Abbiamo impiegato quattro mesi per vedere tutte le tecniche base, e sottolineo base soltanto quelle, secondo una logica di apprendimento basata su un approcio razionale delle medesime.
Adesso è tempo di valutare se questa politica darà i suoi frutti.
Quindi, per le prossime settimane, ci saranno dei cambiamenti sostanziali nello svolgimento delle lezioni e di conseguenza anche nell'apprendimento.
Il fatto di introdurre nuovi schemi, totalmente diversi da quelli precedenti, rende possibile quel miracolo che ci accomuna tutti quando saliamo sul Tatame, da cinture bianche a nere, che è la ricerca del miglioramento come fine ultimo.
Nel termine miglioramento, ognuno di noi, può caricare di importanza l'uno o l'altro aspetto purchè ci sia sempre, da parte di tutti me compreso, l'onestà intellettuale nel domandarsi cosa realmente cerchiamo o ci aspettiamo dal Jiu-Jitsu.
Pratico JJ per tenermi in forma? Per imparare a difendermi? Per diventare un campione? Per migliorare nelle MMA? Per tutte queste cose?
Come diceva qualcuno più colto di me, fatevi una domanda e datevi una risposta.
Io pratico Jiu-Jitsu perchè per me il Jiu-Jitsu è il mezzo ed anche il fine.
Causa ed effetto. Azione e reazione.
Quando andai la prima volta in Brasile e comprai il mio primo Kimono "brasiliano", un Krugans, rimasi affascinato da una frase stampigliata su una delle tante pacthes presenti sul Gi e che, a distanza di 16 anni, nella sua semplicità mi è rimasta ed ho fatto mia e che rende, almeno per me, bene il senso di cosa sia il JJ:
"Figth to Live, Live to Figth" - "Lottare per Vivere - Vivere per Lottare".

Come detto e ridetto da martedì la lezione sarà di due ore con inizio alle 19,30.
Per meglio sfruttare questa mezz'ora in più la lezione avrà questa struttura:
Prima ora - 30 minuti di preparazione atletica, 30 minuti di drills/uchikomi in piedi e a terra.
Seconda ora - focus di 30 minuti su una o più tecniche o situazioni di lotta, 30 minuti Randori.
Il sabato: un'ora di ripasso settimanale e un'ora di Randori.

VALEU!

lunedì 28 gennaio 2013

DIARIO DI BORDO - SETTIMANA 4

Dopo aver visto i diversi modi per guadagnare la schiena del nostro avversario abbiamo iniziato a studiare le finalizzazioni dalla Back Mount e, da questa settimana, sarà la volta delle uscite.








Lo studio tecnico, inteso come l'analisi pragmatica delle singole tecniche e non la teorizzazione delle stesse, rappresenta, senza tema di smentite, il nocciolo di ogni lezione sul Tatame.
Tutto il resto ruota attorno a questa parte di lezione: il riscaldamento e i drills prima e il Randori dopo sono appunto un'emanazione di quello che sta intorno al nocciolo, ma che al contempo aiutano lo stesso ad evolversi e a migliorare.
Vi assicuro che in tutto questo la filosofia c'entra ben poco, anche perchè sarei l'ultimo a potervela insegnare, ma al contrario quando parlo di pragmatica mi riferisco esattamente all'impronta pratica, concreta, che lo studio tecnico ci deve dare.
Tradotto significa che quello che si vede deve, imperativo, funzionare nel combattimento.
Per questo motivo ogni parte di lezione è importante per arrivare al "nocciolo".
Il riscaldamento per preparare il nostro corpo alla pratica intensa.
I drills per automatizzare le tecniche o parte di esse e quindi a preparare la nostra mente ad agire istintivamente: l'azione più veloce del pensiero.
Il Randori è il nostro laboratorio dove sperimentare quanto appreso da mente e corpo.

Per fare tutto questo non basterebbero 3 ore al giorno di allenamento.
Per il momento ci accontenteremo di mezz'ora in più a lezione.
Infatti, dal mese di febbraio, inizio lezione alle 19.30 e termine sempre alle 21.30.

Valeu.


lunedì 21 gennaio 2013

DIARIO DI BORDO - SETTIMANA 3

Primi passaggi sulla Back Mount (Costas) sfruttando la posizione acquisita lavorando dalla Mount (Montada), ovvero la Cross Mount (Montada Cruzada).
Scusate l'abuso di terminologie con le varie traduzioni ma, quello che cerco di fare, è darvi sempre il nome originale della tecnica, quindi in portoghese, con la sua equivalente in inglese, mi azzarderei a dire ormai la lingua ufficiale del JJ.
A chiudere il cerchio molte tecniche sono conosciute ancora col loro nome giapponese e, carico da undici, ogni tanto ci mettiamo dentro pure l'italiano. Bel casino!
Non vi si chiede di sapere a memoria il nome di tutte le tecniche e relative traduzioni, meglio saperle fare, anche se un pò di cultura generale non guasta.
A questo proposito vi invito a visitare il blog di Maxbjj dove, dalla barra degli stumenti della Home Page, è possibile accedere a "BJJ Glossary" dove troverete non solo il nome delle tecniche tradotte anche in italiano, ma anche modi di dire e parti del corpo. Interessante.
Nelle prossime settimane quindi proseguiremo con lo studio delle tecniche riguardanti la Back Mount.

Alla vigilia dell'Europeo di Lisbona, la settimana scorsa a Rio si è svolta la Copa Podio.
Una sorta di campionato del mondo che questa volta vedeva impegnati i migliori pesi massimi, o quasi,  del circuito professionistico IBJJF. Dico quasi perchè mancavano, solo per citarne due, un certo Andre Galvao e soprattutto un certo Marcus "Bucheca" Almeida.
Dodici atleti divisi in due gruppi da sei che si sono affrontati nel più classico dei gironi all'italiana.
Il primo di un girone affrontava il secondo dell'altro e viceversa fino alla finale che ha visto vincere il solito Rodolfo Vieira.
Purtroppo la maggior parte dei video sono già stati rimossi, l'unico rimasto è il seguente tra Leandro Lo (PLSP Cicero Costa) e Felipe Preguica (Romulo Barral-Gracie Barra).
Buona Visione.





Curiosando alla ricerca dei suddetti video rimossi, mi sono imbattuto in questo curioso video in cui  Leandro Lo con il suo avversario del superfight come partner spiega a Rodolfo Vieira in jeans e maglietta il suo famoso raspage dalla spider guard.
Bellissimo esempio del clima di amicizia e rispetto tra tre ragazzi che, aldilà delle varie scuole di appartenenza e la giusta rivalità tra le stesse, condividono con umiltà tecniche innovative e punti di vista diversi. Chapeau!




Come detto in palestra abbiamo la possibilità dal mese di febbraio di iniziare la lezione del martedì e giovedì alle 19.30 ma finendo sempre alle 21.30. Mezz'ora in più di allenamento da dedicare alla preparazione delle prossime gare in programma, prime fra tutte Torino il 16 marzo e Pistoia il 14 Aprile.
Il tutto senza alcun aumento del vostro normale abbonamento alla palestra.
Date la vostra disponibilità semplicemente marcando il vostro nome sulla lavagna in palestra.
Cheers!