sabato 30 marzo 2013

DIARIO DI BORDO - SETTIMANA 13

 
Con la decisione di partecipare ad entrambe le gare in programma nei prossimi due weekend, l'allenamento di questa settimana non poteva che essere una grande ed unica preparazione a questi due appuntamenti: Brescia e Pistoia.
Quindi drills e randori, randori e drills.
Lo studio tecnico intrapreso la settimana precedente era iniziato con le basi del gancio De La Riva e delle sue più moderne evoluzioni.
Quando il mio Maestro mi fece vedere, per la prima volta, questa tecnica rimasi un pò interdetto pensando che era impossibile avere una guardia efficace lavorando con questo piede agganciato esternamente alla coscia dell'avversario.
Adesso è una delle mie posizioni preferite dove riesco a difendere e, soprattutto, contrattaccare in maniera veloce ed efficace.
Penso sempre che, come tante altre posizioni del resto, il gancio DLR sia la base, la piattaforma ideale per impostare la propria strategia e le proprie tecniche dalla guardia.
Forse con l'avvento dei funambolici berimboli ed evoluzioni varie si è perso un pò il concetto cardine del "raspagem", ovvero della spazzata.
Come dice la parola stessa devo spazzare la gamba d'appoggio del mio avversario.
Nel caso della guardia De La Riva posso, mi ripeto, spazzare sia a destra che a sinistra senza cambiare posizione, a seconda della difesa operata dal mio opponente.
Vi pare poco?
Di seguito un bel video documentario con protagonista lui, Ricardo De La Riva che racconta la nascita della sua famosa guardia.
Per chi non mastica l'inglese De La Riva spiega che provenendo da un'accademia di "pasadores", la Carlson Gracie Academy, ed essendo sempre stato uno dei più piccoli e leggeri ha dovuto, per sopravvivere, escogitare un sistema funzionale per contrastare questa disparità di peso e forza dei suoi compagni di allenamento.
Di necessità virtù.
 
 


Parlando ancora di gare si sono svolti lo scorso weekend in California i campionati Panamericani.
Poche le sorprese.
Nelle nere adult leggeri domina, come prevedibile l'Atos dei fratelli Mendes e di Galvao, tutti primi nelle rispettive categorie; Andre Galvao che arriva secondo nell'assoluto perdendo in finale contro, al momento imbattibile, Bucheca che fa nuovamente filotto vincendo appunto assoluto e categoria.
Nelle nere pesanti, come da copione, domina la Checkmat di Bucheca e dei vari Nivaldo Lima e Alexandre Trans.
Tra i vari incontri visionati, alcuni veramente noiosi, vi segnalo quello tra i bravissimi Romulo Barral della Gracie Barra, uno dei miei preferiti, e il redivivo Guto Campos, uno dei soci fondatori della Atos, veterano delle competizioni con e senza Gi.
Un match tiratissimo con continui rovesciamenti di fronte fino alla vittoria, meritatissima, di Guto Campos grazie a due passaggi di guardia.
Purtroppo la Budovideos ha colpito ancora ritirando, dopo poche ore, il video dalla rete.
Per guardarsi ancora qualche match vi consiglio la pagina facebook di I love BJJ dove ogni tanto qualche buonanima posta qualche video interessante.
Valeu.

Per adesso questo non è stato ancora ritirato.
E' la finale pesi medi tra Clark Gracie e Marcelo Mafra con finale trhilling.


sabato 23 marzo 2013

DIARIO DI BORDO - SETTIMANA 12

Come tutte le settimane dopo una gara importante, i pochi neuroni che ci sono rimasti, necessitano indubbiamente di un pò di riposo per ricaricarsi.
Partendo da questo presupposto, la settimana appena trascorsa, è stata una settimana di scarico totale.
Sia fisico, sia mentale.
Niente drills ripetuti all'infinito, niente uchikomi, niente tattica di gara.
Solo sano e puro divertimento facendo Jiu-Jitsu.
Detto così sembra banale ma, vi assicuro, la cosa è molto seria e importante.
Per cui spazio ad un pò di lavoro in piedi con lo studio dell'Osoto Otoshi, proiezione che ben si adatta anche al regolamento di gara del JJ, e spazio al gancio DLR e alla sua più recente evoluzione, ovvero il famigerato Berimbolo.
Purtoppo i guai informatici che credevo risolti non mi hanno ancora abbandonato e quindi non riesco a postarvi niente.
Se interessati ovviamente vi basta fare una ricerca sul tubo.
Da settimana prossima si ricomincerà con la preparazione alle gare di Brescia il 7 aprile e Pistoia il 14. Per entrambe le gare il termine per l'iscrizione è sempre una settimana prima dell'evento.
Quindi chi gareggerà me lo comunichi per tempo.
Grazie.
Osss!

lunedì 18 marzo 2013

DIARIO DI BORDO - SETTIMANA 10 E 11

Risolti finalmente i problemi informatici che la settimana scorsa non mi hanno permesso di scrivere il nostro abituale resoconto, rieccomi a raccontarvi di quanto fatto nelle due ultime settimane di lezioni.
Il lavoro si è concentrato quasi interamente sulla preparazione al Torino Challenge, svoltosi appunto lo scorso sabato, quindi con tanti drills e sparring per la preparazione specifica alla gara.
Purtroppo ci presentiamo all'evento con una squadra un pò rimaneggiata a causa di importanti defezioni legate a vari problemi di infortuni, lavoro e scarsa preparazione ma nel complesso direi che la spedizione è stata comunque proficua.
Iscritti alla gara in sei atleti, di cui cinque alla prima esperienza, non sono mancate le soddisfazione.
La prima, la più bella ed importante, che  nonostante le difficoltà il nostro gruppo è sempre forte e coeso, in tutte le situazioni.
Proprio durante il torneo, nelle interminabili attese tra una chiamata e l'altra, ho avuto modo di sfogliare una rivista del settore e di leggere un'intervista di un famoso Jitsero che, rispondendo alle varie domande, diceva che il Jiu-Jitsu è uno sport individuale in quanto, quando si lotta, si è soli col nostro avversario ma che la squadra gioca un ruolo molto importante nella preparazione e nello svolgimento della gara stessa.
Senza alle spalle un gruppo che ci prepara, ci dà sicurezza e ci supporta, difficilmente si otterranno importanti e significativi risultati.
Nella vittoria, come nella sconfitta, rappresentare ed essere rappresentati da una Scuola ci dà lo stimolo a non esaltarci e a non abbatterci.
Inutile aggiungere quanto io sia d'accordo con questa visione del Jiu-Jitsu ma, faccio invece, un'altra considerazione.
A me sta bene che chiunque abbia la voglia di provare l'agonismo per fare un'esperienza, affronti l'emozione di salire contro un avversario sconosciuto sul Tatami ma, passato questo stimolo iniziale che ha la durata appunto di una gara, il nostro sport deve passare imprescindibilmente attraverso altre suggestioni.
Prima fra tutte quella che l'agonista si deve allenare almeno tre volte alla settimana.
E quando dico "tre volte" intendo tre volte con il proprio Team.
Non conta se la domenica andate a correre, il martedì andate a Judo, il venerdì il calcetto con gli amici e vi si vede sul Tatami una volta alla settimana.
Gli allenamenti per competere ed essere, si spera, competitivi sono sviluppati per farvi acquisire quella abitudine, atletica e psicologica, di gestire situazioni dove un avversario non collaborativo vi pressa per non farvi fare quello che vi riesce meglio.
Per fare questo servono ore e ore di lavoro che nessuno può fare al posto vostro.
Un'altro aspetto che sarebbe un errore trascurare è anche l'interazione tra atleta e tecnico durante i match.
A Torino mi sono sgolato per farmi capire dagli atleti impegnati in quel momento con scarso successo, col risultato che, son sicuro di questo, avremmo potuto tranquillamente fare meglio.
Per le prossime gare mi aspetto di essere più compatti come squadra e di raggiungere quei risultati che ci meritiamo dopo tanti sacrifici da parte di tutti.
In ogni caso ringrazio sempre tutti per il grande impegno e la buona volontà messa in questa esperienza che sicuramente ci farà crescere.
Senza entrare nella cronaca di ogni match di ognuno dei partecipanti, che lascio ai singoli, vi dò una valutazione generale della giornata.

Al rientro ad una gara dopo circa 8/9 anni di inattività "Il Dogui" perde il suo primo macth per decisione arbitrale. Peccato.
Omar lotta due volte dominando e finalizzando il suo primo avversario e vincendo grazie ad una penalità del suo opponente il secondo che è già finale. Primo classificato.
Pietro lotta bene proiettando il suo avversario ma facendosi rimontare e spegnendosi sul finale concedendo così, sempre per decisione arbitrale, la vittoria al suo opponente. Pazienza.
Dario, dopo avere aspettato un'eternità la sua chiamata, parte alla grande totalizzando immediatamente 5 punti ma andando ad infilarsi in una situazione che paga a caro prezzo venendo finalizzato. Da mangiarsi le mani!
Robert, anch'egli alla sua prima esperienza come Pietro, Dario e Omar, parte bene vincendo il primo incontro e perdendo il secondo a causa di un vantaggio contro il vincitore di categoria. Non era facile ma ci ha provato fino alla fine.
Infine il mitico Max che imbrocca la giornata giusta e vince dominando i primi due macth con sicurezza e pazienza. In finale perde lucidità lasciando troppa iniziativa al suo bravo avversario che lo punisce con un passaggio di guardia che vale il primo posto. Comunque bravo nonostante il ciuffo.
Ci vediamo martedì, Osss!









lunedì 4 marzo 2013

DIARIO DI BORDO - SETTIMANA 9

Settimane interamente dedicate alle innumerevoli soluzioni per passare le guardie aperte.
Onde evitare di esssere ripetitivo in quello che scrivo preferisco postarvi qualche bel match dove si può vedere e cercare di afferrare in che modo i competidores passano la guardia.

In questo primo video Keenan Cornelius, di fresca separazione dal suo mentore e dall'omonimo team Lloyd Irvin, dà spettacolo contro un altrettanto bravo ma un pò leggerino Gianni Grippo che, aldilà del nome, di italiano penso abbia ben poco.
Sempre per dovere di cronaca ora il buon Keenan, insieme ad un altro pezzo da 90 del Team Lloyd Irvin ovvero JT Torres, combatte per il team Atos dei fratelli Mendes e Andre Galvao che a pieno titolo si propongono come il Team più forte del mondo. Vedremo.
Rimango sempre stupito da quanto questa nuova generazione di campioni, parliamo di un'età media di 19/20 anni, sia veramente brava.
I detrattori potranno dire che il loro gioco si basa esclusivamente sul fare punti o vantaggi e stallare in posizioni anomale pur di far passare il tempo. Niente di più falso, i ragazzi ci sanno davvero fare.
Buon divertimento.




In quest'altro match, durante il Bjj Kumite dove non esiste limite di tempo, peso e punti di nessun genere, si vince solo per finalizzazione, il secondo e il terzo nella classifica finale danno vita ad un bellissima lotta.



Un ultima notizia che penso vi faccia piacere.
Sarà possibile allenarsi anche la domenica mattina presso la struttura di Besozzo dove ci allenavamo una volta.
Il programma prevede la prima parte di allenamento con il Kettlebell e la seconda con un Open Mat con o senza Kimono.
Ai partecipanti si chiede un contributo spese di 3 euro da versare di volta in volta, giusto per coprire le spese, e di confermare la propria presenza durante la settimana anche con un messaggio.
OSSSS!