Dopo aver rotto le scatole a tutti i miei compagni di allenamento per convincerli a scrivere un post sulle proprie esperienze, ecco finalmente il mio turno... e quale migliore occasione di questa?
La gara si è svolta il 22 marzo 2009, presso il palazzetto di via Plava a Torino, eravamo circa 180 partecipanti, l'organizzazione è stata buona e il clima era piuttosto disteso, senza particolari scenate o gratutiti insulti di individui poco educati a cui abbiamo dovuto assistere in eventi scorsi.
Premetto che sono uscito al primo turno e che questo post non è un tentativo di giustificare un risultato negativo ma vuole invece essere il racconto di un'esperienza che ritengo sia stata piuttosto positiva.
Infatti credo che in una gara ciò che conta non sia soltanto il risultato che si ottiene in 5 minuti di lotta, ma è molto più importante e formativo il periodo di preparazione precedente e il lavoro di "revisione" successivo. Ritengo anche interessante, come "allenamento psicologico", cercare di gestire la tensione emotiva che si avverte nei giorni precedenti l'incontro. Dal mio punto punto di vista ho notato che all'inizio della preparazione (circa tre settimane prima) ero molto determinato e lucido, anche nelle altre attività quotidiane, e l'idea della gara era una spinta in più, gli ultimi giorni invece era diventata un'idea fissa che spesso mi distoglieva dalle normali attività quotidiane. Credo che questa apprensione sia dovuta principalmente all'inesperienza, e al carico di aspettative che avevo riposto su quella che, probabilmente, sarebbe stata l'unica attività agonistica per quest'anno. Inoltre la dieta per rientrare in categoria e l'allenamento intenso e continuo hanno dato il loro contributo.
Il mio avversario era un ragazzo dell'accademia Tribe, una cintura bianca che aveva una preparazione pari alla mia, nel senso che la lotta è stata abbastanza equilibrata: lui è partito infliggendomi sette punti(non di sutura eh!) che sono riuscito a recuperare, sul sette a sette è riuscito a prendermi la schiena e mancavano una trentina di secondi alla fine. In questo istante ho capito di aver perso il match, è stata una sensazione netta, precisa, forse perché ci avevo creduto veramente dopo aver riportato il punteggio in parità. Ho provato ad uscire in qualche modo ma ormai ero rassegnato e infatti dalla posizione in cui era il mio avversario è riuscito a entrare con uno strangolamento al bavero. Complimenti a lui!
La parte sportiva della giornata sì è conclusa con una doccia e i commenti e i consigli degli amici che ci hanno accompagnato a Torino.
Questa esperienza mi ha dato un sacco di spunti su cui lavorare, sul lato tecnico la ricerca e il mantenimento delle posizioni e un po' di attenzione in più ai punti, ma sopratutto l'efficienza: una gara non è una seduta di sparring in palestra dove ci si può anche permettere di provare tecniche divertenti o "esotiche"! Dal lato psicologico devo imparare a non farmi logorare dalla tensione.
Insomma quest'ultimo periodo è stato impegnativo ma divertente, grazie anche a tutti i compagni di allenamento, dai più anziani ai più giovani che mi hanno aiutato nella preparazione e si è concluso degnamente nella giornata di domenica tra jiu jitsu, amici che ci hanno accompagnato e sostenuto, e grandi discorsi sulla via del ritorno...
E poi ragazzi... sarà stata la dieta, lo stress o chissaché ma io un kebab così buono non l'avevo mai mangiato!!!
lunedì 30 marzo 2009
venerdì 27 marzo 2009
Torino Jiu Jitsu Challenghe 2009. - Il mio primo incontro.
E’ passata quasi una settimana dal mio primo combattimento di BJJ: così ora ne posso parlare con il dovuto distacco.
Sono approdato al Jiu Jitsu in un periodo in cui ero alla ricerca di una disciplina per la difesa personale, e col tempo la disciplina si è trasformata in un passatempo che unisce il gioco all’attività fisica.
Non pensavo che sarei mai andato a fare una gara. Una competizione è ben lontana dallo spirito con cui vado in palestra. Ci devi mettere un po’ di cattiveria, se vuoi vincere. Oppure basta la grinta?
Perché mi sono iscritto, non lo so. E senza saperlo mi sono trovato al momento fatidico, con il mio avversario di fronte. “Che faccia da bravo ragazzo” ho pensato. “Ma perché uno dei due deve perdere? In fondo non ci conosciamo neppure”.
Comunque ormai ero lì, non potevo più tornare indietro.
Cinque minuti, è quanto dura un incontro. Ma per me sono durati un’eternità. Perché anche se nel BJJ è difficile procurarsi dei traumi, l’emozione del primo confronto è tanta. Così tanta, che il tempo si dilata in modo pazzesco.
Ancora adesso mi stupisco di come dieci secondi di filmato siano stati vissuti come tre o quattro volte più lunghi. E poi, sempre per la tensione, diventi rigido come uno stoccafisso e la bocca si secca come se avessi bevuto la sabbia del deserto a mezzogiorno.
L’incontro, fino al terzo minuto, si è svolto senza che nessuno dei due dominasse l’altro. Ma avevo già consumato tutte le mie energie. Non ne avevo più. Volevo solo che tutto finisse in fretta per distendermi a respirare con calma.
Avevo fame d’aria.
La stanchezza mi ha fatto perdere più di un paio di ghiotte occasioni, ma le ho notate solo sul filmato. Insomma: il fiato e la tecnica sono le prime cose che devi avere quando sali sul tatami. E io non avevo più né l’una né l’altra.
Così, per farla breve, ho perso l’incontro. Ma è stata una bella esperienza.
Mi ha fatto venire voglia di allenarmi ancora di più, di mettermi ancora alla prova, e magari di provare qualcosa senza kimono.
Che a me il kimono non è mai piaciuto. Ma questo è un altro discorso.
P.S. ovviamente, complimenti al mio avversario.
Sono approdato al Jiu Jitsu in un periodo in cui ero alla ricerca di una disciplina per la difesa personale, e col tempo la disciplina si è trasformata in un passatempo che unisce il gioco all’attività fisica.
Non pensavo che sarei mai andato a fare una gara. Una competizione è ben lontana dallo spirito con cui vado in palestra. Ci devi mettere un po’ di cattiveria, se vuoi vincere. Oppure basta la grinta?
Perché mi sono iscritto, non lo so. E senza saperlo mi sono trovato al momento fatidico, con il mio avversario di fronte. “Che faccia da bravo ragazzo” ho pensato. “Ma perché uno dei due deve perdere? In fondo non ci conosciamo neppure”.
Comunque ormai ero lì, non potevo più tornare indietro.
Cinque minuti, è quanto dura un incontro. Ma per me sono durati un’eternità. Perché anche se nel BJJ è difficile procurarsi dei traumi, l’emozione del primo confronto è tanta. Così tanta, che il tempo si dilata in modo pazzesco.
Ancora adesso mi stupisco di come dieci secondi di filmato siano stati vissuti come tre o quattro volte più lunghi. E poi, sempre per la tensione, diventi rigido come uno stoccafisso e la bocca si secca come se avessi bevuto la sabbia del deserto a mezzogiorno.
L’incontro, fino al terzo minuto, si è svolto senza che nessuno dei due dominasse l’altro. Ma avevo già consumato tutte le mie energie. Non ne avevo più. Volevo solo che tutto finisse in fretta per distendermi a respirare con calma.
Avevo fame d’aria.
La stanchezza mi ha fatto perdere più di un paio di ghiotte occasioni, ma le ho notate solo sul filmato. Insomma: il fiato e la tecnica sono le prime cose che devi avere quando sali sul tatami. E io non avevo più né l’una né l’altra.
Così, per farla breve, ho perso l’incontro. Ma è stata una bella esperienza.
Mi ha fatto venire voglia di allenarmi ancora di più, di mettermi ancora alla prova, e magari di provare qualcosa senza kimono.
Che a me il kimono non è mai piaciuto. Ma questo è un altro discorso.
P.S. ovviamente, complimenti al mio avversario.
domenica 15 marzo 2009
Seminario con Ratinho
Ratinho torna a Milano..sarà ospite di nuovo presso la sede centrale di MILANIMAL (TONIC - Via Mestre, 7 - Milano) dal 24 al 28 marzo..il costo per accedere ad ogni lezione è di 10 euro per i membri di MILANIMAL A.S.D. mentre per gli ospiti è di 15 euro..gli orari delle classi sono:
Mar. 24/3 h. 20,00-21,30
Mer. 25/3 h. 13,00-14,00 e 20,00-21,30
Gio. 26/3 h. 20,00-21,30
Ven. 27/3 h. 13,00-14,00 e 20,00-21,30
Sab. 28/3 h.13,30-15,00.
Mer. 25/3 h. 13,00-14,00 e 20,00-21,30
Gio. 26/3 h. 20,00-21,30
Ven. 27/3 h. 13,00-14,00 e 20,00-21,30
Sab. 28/3 h.13,30-15,00.
mercoledì 4 marzo 2009
Torino challenge 2009
Questo torneo è una buona occasione, per chiunque voglia mettersi in gioco, di mettere alla prova se stessi e quanto imparato finora.
Abbiamo partecipato a qualcuna delle scorse edizioni ed è un torneo organizzato discretamente e con un notevole numero di presenze. Inoltre è comodamente raggiungibile in auto in circa un'ora e trenta.
L'iscrizione è aperta alle cinture dalla bianca alla viola e il regolamento utilizzato è quello ibjjf.
Ricordate che il peso dell'atleta viene considerato con il kimono indossato.
L'iscrizione costa 25€ ed è compresa la t-shirt dell'evento. Il giorno precedente organizzeranno uno stage con Lucio "Lagarto" Rodriguez al costo di 20€. Per chi decide di partecipare a gara e seminario il prezzo è 40€.
Per ogni altra informazione e per l'iscrizione(che va fatta on-line) vi rimando al sito dell'organizzatore: www.bjjtorino.com.
Abbiamo partecipato a qualcuna delle scorse edizioni ed è un torneo organizzato discretamente e con un notevole numero di presenze. Inoltre è comodamente raggiungibile in auto in circa un'ora e trenta.
L'iscrizione è aperta alle cinture dalla bianca alla viola e il regolamento utilizzato è quello ibjjf.
Ricordate che il peso dell'atleta viene considerato con il kimono indossato.
L'iscrizione costa 25€ ed è compresa la t-shirt dell'evento. Il giorno precedente organizzeranno uno stage con Lucio "Lagarto" Rodriguez al costo di 20€. Per chi decide di partecipare a gara e seminario il prezzo è 40€.
Per ogni altra informazione e per l'iscrizione(che va fatta on-line) vi rimando al sito dell'organizzatore: www.bjjtorino.com.
domenica 1 marzo 2009
Grappling FIJLKAM
2ndo Campionato Italiano di Grappling
Domenica 19 aprile 2009 si svolgerà presso il Palafijlkam di Ostia (RM) il 2° Campionato Italiano di Grappling.
Sarà una competizione open, maschile e femminile, aperta agli Atleti (con cittadinanza italiana) di tutte le discipline (non è necessaria l’affiliazione della Società o Associazione Sportiva e il tesseramento degli Atleti alla FIJLKAM).
Il regolamento di gara è consultabile in lingua italiana sul sito www.fijlkam.it alla sezione Grappling (sarà usato lo stesso regolamento delle competizioni che si sono svolte nel 2008).
Gli Atleti in base alla loro esperienza nella disciplina potranno iscriversi al torneo di 1a serie o di 2a serie (gli incontri della 1a serie dureranno 6 minuti e quelli della 2a serie 5 minuti).
Le categorie di peso saranno per gli uomini 62, 70, 80, 92, 125 Kg e per le donne 55 e 72 Kg.
Ulteriori e più approfondite informazioni saranno comunicate a breve.
Domenica 19 aprile 2009 si svolgerà presso il Palafijlkam di Ostia (RM) il 2° Campionato Italiano di Grappling.
Sarà una competizione open, maschile e femminile, aperta agli Atleti (con cittadinanza italiana) di tutte le discipline (non è necessaria l’affiliazione della Società o Associazione Sportiva e il tesseramento degli Atleti alla FIJLKAM).
Il regolamento di gara è consultabile in lingua italiana sul sito www.fijlkam.it alla sezione Grappling (sarà usato lo stesso regolamento delle competizioni che si sono svolte nel 2008).
Gli Atleti in base alla loro esperienza nella disciplina potranno iscriversi al torneo di 1a serie o di 2a serie (gli incontri della 1a serie dureranno 6 minuti e quelli della 2a serie 5 minuti).
Le categorie di peso saranno per gli uomini 62, 70, 80, 92, 125 Kg e per le donne 55 e 72 Kg.
Ulteriori e più approfondite informazioni saranno comunicate a breve.
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