lunedì 25 novembre 2013

DIARIO DI BORDO - SETTIMANE 46 E 47


Uno degli esercizi più utilizzati durante la preparazone atletica di tutti i praticanti di Arti Marziali è il Burpees.
Noi, come lottatori, non siamo un'eccezione e spesso ricorriamo a questo esercizio che coinvolge praticamente la totalità di muscoli ed articolazioni del nostro corpo.
Altro fattore molto importante, anzi cruciale, è il pesante coinvolgimento cardiovascolare.
Come già ampiamente spiegato il nostro condizionamento è particolare: non ci serve saper correre la maratona così come non ci serve sollevare 200kg a strappo.
A noi serve un coinvolgimento totale dei nostri muscoli scheletrici per un periodo mediamente prolungato nel tempo.
Si potrebbe definire il nostro sforzo come "resistenza alla potenza".
A seconda dello sport praticato il Burpees ha subìto modifiche e variazioni a seconda delle necessità richieste.
Si può eseguire il Diving Burpees, col tuffo in avanti; lo Sprawl Burpees, lasciando cadere solo le anche; solo per citare i due più utilizzati nel nostro sport.
Esistono una trentina di modi diversi per eseguire questo esercizio in base al modo di cadere, di risollevarsi e di saltare alla fine del burpees stesso.
Ma vediamo come è nato questo esercizio.
Royal H. Burpees, un fisiologo Americano, nel 1930 sviluppò questo esercizio come test per misurare il grado di atleticità.
Il Burpees, come lo conosciamo oggi, ebbe la sua consacrazione quando nel 1940 l'esercito americano lo adottò, non solo come test d'ammissione per le reclute, ma soprattutto come esercizio semplice e uniformato per addestrare contemporaneamente migliaia di soldati pronti per andare al fronte.
Ancora una volta è dai nostri nonni che ci arriva la conoscenza necessaria per migliorare le nostre performance atletiche.
Di seguito vediamo la maniera ampiamente riconosciuta come corretta per eseguire un Burpee.



In palestra è stata invece la volta dello studio della "Turtle Guard".
In sintesi come sfruttare questa posizione non solo come difesa ma anche come attacco.
Senza estremizzare determinati concetti spiegati sul Tatame ci rivolgiamo nuovamente ad Eduardo Telles, inventore di questa guardia, per illustrarci alcune soluzioni.
Come potete vedere, nel secondo video, quanto sia difficile passare questa posizione anche per un grande campione come Romulo Barral.
Ripeto di non estremizzare questo concetto di guardia in quanto, questa tattica, portata avanti ad oltranza non sempre paga.





Lo scorso weekend è stata la volta del Milano Challenge.
Più di 600 atleti iscritti, 6 Tatame e tanti bellissime lotte.
In confronto all'anno passato devo dire che è andata notevolmente meglio anche se, la classe arbitrale deve ancora crescere sia come numero che come qualità.
Non è possibile che uno debba arbitrare per 6/7 ore di fila dopo magari aver pure lottato al mattino.
Altro che lucidità e attenzione.
Ma nel complesso, ripeto, a livello organizzativo è andata bene.
Il nostro Pablix invece, ancora una volta, si ferma ai piedi del podio vincendo alla grande il primo incontro, 11 a 0, e lottando punto a punto, anzi, vantaggio a vantaggio contro un bravissimo atleta degli amici del Rio Grappling Bologna dell'amico Gianlica Boni. La spunta Paolino che capitalizza al meglio il suo grande gioco tattico.
Al terzo invece, seppur avanti a 40 secondi dalla fine di un vantaggio, si lascia sorprendere da un double leg del suo opponente, bravo a sfruttare una disattenzione di Paolo che dopo aver speso tanto, tutto direi, non ha avuto la prontezza di difendere un attacco non irresistibile.
Bravo al suo avversario.

Messo in archivio anche il Milano Challenge, non è proprio la nostra gara, ci concentreremo adesso sulla gara del 14 dicembre a Castelletto Ticino.
Visto l'inconsueta vicinanza e il numero più modesto di iscritti rispetto a gare più blasonate, sarà un'occasione per tutti per fare un po' di legna.
La settimana a seguire invece, sabato 21, ci sarà la cerimonia dei passaggi di grado.
Anche per questo motivo è importante che alcuni di voi facciano la gara di Castelletto perché sarà l'ultima con la cintura che indossano.
Non vi svelo più niente al riguardo, vi chiedo solo di impegnarvi seriamente per questa nuova esperienza.
Come già tutti sapete avete la possibilità di allenarvi sotto tutti i profili, tecnici, tattici ed atletici, praticamente tutti i giorni.
Quindi adesso spetta a voi.

Nelle prossime settimane delineeremo meglio la cerimonia/festa dei passaggi di grado che si svolgerà sempre e comunque nella sede di Varese con, a seguire come ogni anno, la serata da trascorrere tutti insieme.
Come sempre si aspettano suggerimenti al riguardo.
See you on the Tetame!




3 commenti:

Tommaso ha detto...

Adoro la rassegna stampa del lunedì!!

Tommaso ha detto...

E soprattutto grande Lino.
Sicuramente uno spirito da agonista nato e in palestra grande compagno d'allenamento!

breeze ha detto...

Evvedi quante cose che vi imparo!