In colpevole ritardo per scrivere il report del Torino Challenge, complice il maledetto virus che ha cercato di finalizzarmi lo scorso weekend, cerco di recuperare scrivendo della bellissima giornata che abbiamo passato sabato 1 marzo al Palaruffini di Torino.
Location fantastica, organizzazione ineccepibile e un bel bottino di medaglie per la Lynx.
Torniamo a casa con 1 oro e 3 argenti ma, sopra ogni cosa, la consapevolezza di essere forti e competitivi contro tutti gli avversari che incrociamo di qualunque Accademia e di qualunque nazionalità.
Come sempre non parlerò dei singoli, spetta loro farlo, ma della prestazione della squadra che, aldilà delle medaglie vinte, ha dimostrato compattezza, professionalità e sacrificio.
Anche chi non è andato a podio ha lottato alla pari del proprio avversario e perdendo, entrambe le volte, per decisione arbitrale.
L'unico appunto che faccio, da rompi palle quale sono, è che su quattro finali disputate ne abbiamo vinta una.
Segnale che ci manca ancora qualcosa per fare il definitivo salto di qualità.
Sono convinto che con un po' più di cattiveria e lucidità avremmo potuto portare a casa qualche metallo più prezioso.
Abbiamo comunque, nelle prossime settimane, l'occasione per migliorare ulteriormente partecipando alle diverse gare in programma in Italia e all'estero, col Gi o senza.
Come sempre pianificate le gare a cui intendete partecipare in modo da poterci preparare alla perfezione senza lasciare nulla al caso.
Fiero di voi ragazzi!
Venerdì 7 invece è tornato a trovarci l'amico Federico Tisi per una lezione dedicata allo studio di alcuni passaggi di guardia.
Nello specifico, partendo dal concetto del Knee Slice, con tre interessantissime varianti ricche di dettagli di non poco conto.
E' sempre illuminante per me vedere i miei colleghi insegnare nella mia Scuola ai miei allievi; mi fa prendere maggiormente coscienza di quanto una tecnica possa essere vissuta e interpretata diversamente a seconda della propria esperienza.
In particolare ho apprezzato molto il principio di dare pressione anche quando si passa stando in piedi evitando di cadere nella tentazione di andare a Toreare ad ogni costo.
Non che sia sbagliato, anzi, ma avere una visione più ampia anche in quella situazione mi ha davvero colpito.
Abbiamo avuto anche modo di fare un ripassino veloce su alcuni punti un po' nebulosi del regolamento di gara che, come sappiamo, non è sempre di facile comprensione.
E alla fine un po' di sano Rolling al quale, anche Federico, non si sottrae mai cercando di lottare con più persone possibili.
Grande Fede!
SEE YOU ON THE MATS!
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